Articoli precedenti
Riassunto: 11 Novembre 2005. Il tribunale di Ostrava, in seconda udienza ha giudicato una violazione della legge la sterilizzazione forzata di Helena Ferencikova. E' il primo pronunciamento in tale senso su una pratica che ha riguardato diversi paesi dell'Europa Centrale ed Orientale.
Il 10 ottobre 2001, la signora Ferencikova partorì presso l'ospedale Vitkovicka, il suo secondogenito, Jan. Sia lui che il primo figlio sono nati con parto cesareo. La madre venne sterilizzata con la chiusura delle tube, ma se il rapporto ospedaliero indicava la richiesta della paziente in tal senso, questo venne ottenuto senza darle alcuna spiegazione, ma solamente facendole firmare un foglio mentre già erano iniziate le doglie. La signora Ferencikova, in seguitò soffrì sia fisicamente che moralmente per il trattamento subito, e trovò il coraggio di denunciare i medici.
Non è stata la sola a subire una simile violenza, che è stata largamente attuata negli ultimi 30 anni, come un vero e proprio controllo delle nascite imposto o estorto, specifico contro le donne Rom. Il caso sollevato dalla signora Ferencikova ha in seguito riunito altre 25 donne (ma molte hanno ancora paura o vergogna di denunciare quanto è loro successo), la Lega dei Diritti Umani, il Difensore Civico ("Ombudsman") e ERRC, che assieme hanno promosso diverse azioni legali.
Articolo completo su: http://www.errc.org/cikk.php?cikk=2228
Contatti:
Michaela Tomisova: ++ 420 73 795 13 23
Helena Ferencikova (via Kumar Vishwanathan, Life Together): ++ 420 77 77 60 191
Jiri Kopal (League of Human Rights): ++ 420 60 87 19 535
Claude Cahn (ERRC): ++ 36 20 98 36 445