Assemblea del 2 marzo 2011, Brescia
La Federazione riunisce e coordina ventidue associazioni rom e sinte presenti in
tutta l’Italia. La federazione è riconosciuta dal Governo italiano e dalla
Presidenza della Repubblica. L’incontro di oggi è stato organizzato per
discutere e verificare il lavoro svolto nel 2010 e decidere le prossime
iniziative e i prossimi impegni della federazione.
I presidenti delle associazioni hanno plaudito al lavoro svolto nella
Campagna Dosta!, promossa dal Consiglio d’Europa e dal Dipartimento per le pari
Opportunità della Presidenza del Consiglio. La federazione ha realizzato
incontri, concerti, spettacoli teatrali, manifestazioni, dibattiti, mostre
fotografiche e tanto altro in diverse Città italiane, quali: Milano, Bolzano,
Mantova, Brescia, Prato, Rimini, Piacenza, Vicenza, Bari… A Venezia grazie al
lavoro della federazione nella Campagna Dosta! è stato costituito l’Osservatorio
sulle discriminazione con il supporto del Comune di Venezia e dell’UNAR,
l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale del Ministero delle Pari
Opportunità.
La federazione ha poi partecipato a diverse iniziative istituzionali, quale
la commemorazione del Giorno della Memoria al Quirinale su invito diretto del
Presidente Napolitano.
L’Agenzia europea contro il razzismo (FRA) ha scelto la federazione come suo
partner per l’Italia per realizzare in tutta l’Italia una ricerca sul livello di
razzismo percepito e vissuto da sinti e rom. Saranno effettuate, entro maggio
2011, mille interviste a rom e sinti in tutto il Paese.
Inoltre, il Dipartimento di Stato americano ha invitato la Vice Presidente
della federazione Dijana Pavlovic a Washington per discutere sul razzismo e
sulle discriminazioni vissute da sinti e rom in Italia.
La federazione ha fissato la propria assemblea elettiva del 2011 in cui verrà
eletto il nuovo consigli direttivo. I Consiglieri della Federazione hanno
discusso le motivazioni che hanno portato il Presidente Radames Gabrieli a
dimettersi. Dopo un confronto serrato tra tutti i Consiglieri e il Presidente
dimissionario, il Consiglio direttivo ha respinto all’unanimità le dimissioni.
La federazione è estremamente preoccupata per le notizie drammatiche che
giungono da tutta l’Italia. Ringraziamo il Presidente della Repubblica per le
parole espresse dopo la morte di quattro bambini rom a Roma. Chiediamo al
Governo italiano di dare una svolta alle politiche fin qui messe in atto,
uscendo dalla logica sicuritaria e affermando il riconoscimento dello status di
minoranze linguistiche a tutti i sinti e i rom e mettendo in campo serie
politiche per il lavoro e per la casa. Chiediamo al Ministero del Welfare di
fissare un incontro per studiare un piano nazionale.
La federazione ha discusso a lungo sulla grave situazione dei sinti e dei rom
a Brescia che si trascina da alcuni anni. Dopo la vicenda accaduta il 14
febbraio nel campo sinti di via Orzinuovi 108 di Brescia la federazione a deciso
di intervenire per contrastare il provvedimento del Comune di Brescia che
intende spostare tre famiglie sinte nel villaggio per l’emergenza abitativa.
Contrastiamo questa decisione per questi motivi:
1) Le famiglie che vivono oggi nel villaggio di Borgo Satollo sono in una
situazione di grave sovraffollamento che pregiudica la situazione igienico
sanitaria dello stesso villaggio, sarebbe quindi doveroso che le tre casette
siano assegnate alle famiglie numerose che già vivono nel villaggio;
2) Le famiglie sinte in questi anni hanno investito risorse importanti per
comprarsi autonomamente un’abitazione (case mobili) senza chiedere assistenza al
Comune;
3) Le famiglie sono pronte ad impegnarsi per sottoscrivere dei mutui per
l’acquisto di terreni dove ogni famiglia può vivere in pace, questo progetto si
è fermato dopo che il Comune Brescia non si è impegnato per risolvere il
contrasto politico amministrativo con il Comune di Guidizzolo (MN), lasciando
cadere la possibilità che quattro famiglie potessero trovare una soluzione seria
e soddisfacente.
L’azione del Comune di Brescia il 14 febbraio, togliere l’energia elettrica a
tutte le famiglie sinte, è stato un provvedimento barbaro e medioevale che ha
messo a repentaglio la vita di due bambini. Una gravissima forma di
discriminazione.
La federazione organizzerà una manifestazione a Brescia in cui presenterà
alla Città proposte serie per risolvere il problema abitativo vissuto dalle
famiglie sinte e rom. Chiediamo a tutte le associazioni, a tutte le
organizzazioni e a tutta la società civile di partecipare all’organizzazione
della manifestazione.