Blitz quotidiano
La Lega vuole chiudere l'Unar, l'ufficio per il contrasto alle discriminazioni
razziali, finanziato dallo Stato con due milioni di euro annuali. L'osservatorio
anti-razzismo potrebbe essere soppresso grazie a una proposta dei senatori del
Carroccio al decreto Milleproroghe. Con questa mossa il partito intende fermare
"questi oscuri burocrati che da sei mesi a questa parte si sono messi a fare
politica trasformandosi in maestrini dalla penna rossa: qui siete razzisti,
lì xenofobi, abusano del concetto di discriminazione indiretta e pretendono una
parificazione totale tra il cittadino autoctono e l'extracomunitario ospite
temporaneo. Quei due milioni sono soldi buttati, l'ufficio va soppresso", dice
Sandro Mazzatorta, senatore leghista.
La Lega Nord, attraverso cinque senatori, con la modifica numero 1.146 (andrà
ai voti all'inizio di marzo) ha chiesto la soppressione "a decorrere dal 31
marzo 2011" dell'Unar, nato per volontà dell'Unione europea e accolto dal
governo Berlusconi solo nel 2005. In un successivo emendamento, già depositato,
si suggerisce che quei soldi siano destinati "alla Fondazione Teatro Regio di
Parma per la realizzazione del Festival Verdi". L'Ufficio contro le
discriminazioni è insediato in tutti i paesi dell'Unione europea e solo in
Italia e in Finlandia ed è a libro paga del governo (con soldi comunitari, in
verità).
La Lega dice che i due milioni annui spesi per finanziare l'Unar sarebbero
inutili. Ma cosa fa precisamente l'Agenzia anti-razzismo? Questi alcuni
interventi compiuti negli scorsi anni. L'Unar intervenne sui bonus vacanza
proposti dal ministro Brambilla chiedendo dati anche in base alla cittadinanza.
L'ufficio ha anche aperto un contenzioso con il Comune di Trieste:
"Discriminanti i bonus bebè". Richiamo per un manifesto leghista a Prato che
raffigurava arabi e zingari in fila davanti agli italiani.
10 febbraio 2011 | 11:25