Segnalazione di Dragan Vasovic - YOUTH ROMA CENTER
(la rassegna fotografica su
Facebook)
La notte tra il 12 e il 13 gennaio nella parte dell'insediamento Pozega in
cui vivono circa 700 Rom, sui lampioni sono apparse svastiche. Su tutti i piloni
di cemento che circondano l'insediamento - nelle strade Bana Milutina e Dimitrija
Tucovica, sono state dipinte svastiche con lo spray, come pure su diversi
ingressi e cartelli del traffico. Oltre a ricordare un momento triste della
nostra storia, su di un palo è stato scritto "ZINGARI FUORI DALLA SERBIA". I
cittadini del quartiere sono inorriditi, sono davvero colpiti e hanno paura. Per
la prima volta nella storia del comune di Pozega qualcosa di simile accade dopo
la II guerra mondiale e non ci si aspettava che questo si sarebbe nel XXI
secolo, e ricorda a tutti la parte più brutta della storia della nostra civiltà.
FATE CIRCOLARE L'INFORMAZIONE!
Notizia di contorno (tratta dalla
Nazione)
Don Virgilio Annetti, parroco ad Arezzo, scrive sul giornale inviato ai
fedeli: "Senza tanti pietismi torna in mente quell'uomo che tentò invano, a
suo tempo, una vera pulizia etnica. Si chiamava Himmler. Dette questo
ordine. Aggiungere ad ogni convoglio un vagone di rom. Sappiamo bene dove il
convoglio era diretto. Verrebbe da dire: ma benedetto Himmler, perché uno
solo invece che due!"
Per la cronaca, il vescovo di Arezzo gli ha imposto di chiedere
immediatamente perdono per il suo delirio omicida: ma può un uomo simile, le
cui dichiarazioni sono state replicate entusiasticamente sui siti neonazisti
(vedi QUI),
essere lasciato ancora al suo posto, senza che il suo inascoltato Maestro,
Rabbi Yehoshua di Nazaret, si contorca ancora sulla croce?