Di Ernesto Rossi
Immagine da
Archivio Romano Lil
AMILCARE DEBAR, detto Taro, sinto piemontese, staffetta e partigiano
combattente (col nome di Corsaro) nella 48^ Bgt Garibaldi "Dante Di Nanni",
comandata da Napoleone Colajanni "Barbato". È stato ferito nella battaglia delle
Langhe. Nel dopoguerra è rappresentante del suo popolo alle Nazioni Unite a
Ginevra; ha ricevuto il diploma di partigiano combattente dalle mani del
Presidente Pertini.
Era nato a Pinerolo il 16.6.1927; è morto a Cuneo, dove viveva, pochi giorni
orsono.
La sera del 26 aprile 2001 Taro intervenne alla Camera del Lavoro di Milano alla
presentazione del libro "Orgogliosi di essere Rom e Sinti", curato da Mario Abbiezzi ed Ernesto Rossi, pubblicato dalla CGIL Regione Lombardia, con
prefazione del suo Segretario Generale Mario Agostinelli e dedicato a Carlo
Cuomo.
Taro avrebbe dovuto fermarsi quella sera a Milano, dopo il breve concerto del
violinista rom George Moldoveanu, ospite del sindacato fino al giorno dopo per
rilasciare delle interviste sulla sua esperienza partigiana.
Ma, ricordando le sue vicissitudini dell'immediato dopoguerra, e come avendo
deciso di accettare il servizio nella polizia, offerto ai partigiani, e come
trovandosi in una delle prime azioni a perquisire un campo sinto, ritrovasse,
lui cresciuto in un orfanatrofio, la sua famiglia, fu preso da un'incontenibile
emozione, tanto che decise di rientrare immediatamente a Cuneo.
Vogliamo, con questo ricordo e coi materiali allegati, che mettiamo a
disposizione di tutti, contribuire al ricordo di un grande sinto, noto a troppo
pochi, perché lo sia sempre più a molti.
Ernesto Rossi, presidente delle associazioni "Aven Amentza – Unione di Rom e
Sinti" e "Apertamente di Buccinasco"
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Allegato 1 - Scheda dell'Istituto della Resistenza di Torino (estratto):
"nato a Pinerolo il 16.6.27
nome di battaglia Corsaro
14^ (sic) Brigata Garibaldi- in banda dal 20.1.44 al 7.6.45
vi è entrato dichiarando di provenire da Racconigi
"figura molto valida. Un uomo naturalmente capo. Notevole la sua capacità di
risolvere i problemi" da quelli quotidiani della sopravvivenza alimentare alle
decisioni operative di guerra.
Dopo il maggio '45 dimorava nell'accampamento storico di Cerialdo di Cuneo."
Allegato 2 - Registrazione della voce di Taro,
che riferisce in sinto piemontese alcune brevi note autobiografiche, con
traduzione in italiano (dal sito "O
Vurdón" di Sergio Franzese).
[...]
E inoltre:
***Nota sull'intervista filmata intitolata
"TARO UNA STORIA RESISTENTE"
1996, Betacam SP, 48' 51"
regia: Luciano Mattaccini
montaggio: Daniele Minutillo
fotografia: Marco Acciari, Luciano Mattaccini
Il racconto di Taro, un semplice partigiano che, dopo un breve periodo come
staffetta partigiana, entra come
combattente nella 48° Brigata Garibaldi Langhe. Un lungo viaggio nella memoria,
dal settembre '43 all'aprile
'45. Il ricordo della persecuzione del popolo zingaro, il piccolo Tarzan Sulic,
il ricordo dell'amico fucilato.
Luciano Mattaccini (Roma, 1952). Specializzato in montaggio al Centro
Sperimentale di Roma. Filmografia:
Indagini su una proiezione al di sopra di ogni sospetto (1988),
Un uomo fioriva (1993),
Los amigos de la calle (1994).
***Su Amilcare Debar esiste un articolo, pubblicato (anni '80?) sulla rivista
"Patria" dell'ANPI nazionale.