Da
Roma_ex_Yugoslavia
Czech Press Agency, translated by Gwendolyn Albert
Skopje, 2010/11/22 09:08 - I residenti del più grande insediamento rom della
Macedonia stanno abbandonando le sue strade sporche e gli alloggi di fortuna per
cercare impiego e prosperità nell'Unione Europea, riporta oggi il portale
informativo BalkanInsight.com. Valijant, tassista 34enne di Shuto Orizari, sta
pensando di vendere la sua Lada arrugginita dell'era sovietica, col parabrezza
incrinato due anni fa - la cui riparazione costerebbe un patrimonio. Dice:
"Userò il mio denaro per andare in Francia dove vive mio fratello. Non ho
intenzione di tornare, a meno che non debba. Farò là tutto ciò che posso."
Valijant spera di iniziare una vita migliore in Europa occidentale. Più o
meno è convinto che anche se le autorità francesi lo prenderanno a lavorare
senza permesso, farà lo stesso abbastanza soldi da comprarsi una nuova macchina.
Ogni giorno, un autobus pieno di persone lascia Shuto Orizari per l'Europa
occidentale. La gente sta vendendo la propria casa e qualsiasi piccola proprietà
posseduta per pagare il viaggio per sé e la propria famiglia. I biglietti verso
la terra promessa costano circa 120 €.
Giovedì scorso, il ministro belga all'immigrazione, Melchior Wathelet, ha
visitato Shuto Orizari per la seconda volta quest'anno, nel tentativo di far
pressione sulle autorità locali perché fermino l'afflusso di emigrati verso il
suo paese. Belgio, Germania, Svezia ed altri paesi UE hanno ammonito per la
seconda volta quest'anno che da quando non sono più richiesti visti da
Macedonia, Montenegro e Serbia dal dicembre 2009, il numero di richiedenti asilo
da questi tre paesi è accresciuto di molto.
Shuto Orizari, tuttavia, è un mondo a sé. E' l'unico comune in Macedonia con
un sindaco rom, radio e televisione in lingua romanes. Dei 20.000 residenti, il
75% è di etnia rom e sono tra i più poveri nel paese.
Vasti settori del quartiere residenziale non sono niente di più di uno slum.
Le case sono coperte con tetti di lamiera, percorsi fangosi funzionano come
strade e non esiste un sistema fognario. Solo la strada principale ha un livello
"adeguato" di asfalto. I marciapiedi sono pieni di bancarelle improvvisate dove
si vendono accessori, vestiti e DVD (quasi tutti piratati).
"Qui ho tutto ciò che voglio, la famiglia, gli amici, la ragazza che ho
sposato, ma ho un bisogno disperato di lavoro. Ho bisogno di un lavoro decente
per dar da mangiare ai miei due bambini e non dover vendere questa spazzatura
tutto il giorno," dice Elvis, 26 anni, che vende DVD. Sostiene di aver lavorato
per sei mesi in una discarica in Germania prima di essere rimpatriato in
Macedonia.
"Molti dei miei amici sono andati e solo qualcuno è ritornato perché è stato
rimandato indietro," spiega Elvis. "Sto programmando un altro viaggio."
I viaggi verso l'Europa occidentale sono organizzati dalla locale agenzia
viaggi, Skay
Wim-Travel. Anche se sulla porta è indicato "aperto", l'ingresso era chiuso e le
luci spente quando ci siamo andati.
Ufficialmente l'agenzia vende biglietti per fare shopping a Bruxelles,
Amburgo, Lione, Malmö, Parigi, Vienna, Stoccarda e altri popolari destinazioni
nell'Europa occidentale. "Piacciono così tanto che la gente decide di fermarsi e
di estendere lo shopping," dice un locale con una risata.
Venerdì il Parlamento macedone ha adottato una risoluzione volta ad aiutare i
Rom e la loro "integrazione nella società". Si suppone che la risoluzione
si volta a convincere Bruxelles che Skopje sta affrontando seriamente la
questione del numero crescente di emigrati dalla Macedonia.
Per Rahipa Muaremovová, madre di quattro figli, simili nobili parole non
significano niente. "Non so cosa significhi integrazione," dice. "Perché non mi
chiedi come vivo, o se sono in grado di mettere cibo sulla tavola ogni giorno?"