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La Stampa 13/10/2010 - IL CASO I Rom fanno gli spazzini ma l'Amiat non
passa al campo di lungo Stura
I nomadi di Stura Lazio lavorano per la pulizia del campo + Bidonville
sullo Stura. Ecco i rom spazzini N. ZANCAN - MULTIMEDIA
L'azienda vuole un contratto ad hoc con il Comune
A. ROS.
TORINO
Fa un certo effetto vederli indossare i guanti, impugnare vanghe e carriole e
fare su e giù per le scarpate trasportando quintali di rifiuti. Fa effetto, ma
non cancella l'impressione di una sfida al limite dell'impossibile. Il campo
nomadi abusivo di Lungo Stura Lazio è una distesa di baracche, un paese con 500
abitanti appoggiato sulle sponde di un torrente, sommerso, circondato, avvolto e
imputridito da cumuli di rifiuti e carcasse. Sgomberare le macerie significa
caricarsi in spalla 500 tonnellate d'immondizia. Ci vorrà ancora un mese, dicono
i ragazzi di Terra del Fuoco, l'associazione incaricata dal Comune della
maxi-operazione.
Lavorano con i rom del campo, avanti e indietro per i viottoli, fino al grande
spiazzo dove un'escavatrice ammassa i cumuli, in attesa che l'Amit li prelevi.
Quando tutto sarà finito comincerà la vera sfida: mantenere l'insediamento in
condizioni igieniche accettabili. Già, ma come? Ieri un gruppo di consiglieri
comunali ha seguito l'avanzamento dei lavori. E ha scoperto che la vera
incognita riguarda quel che accadrà quando le grandi pulizie saranno terminate. Amiat dovrebbe installare una serie di cassonetti per il deposito dei rifiuti.
«Il guaio è che non si è ancora definito in che modo e con quale cadenza avverrà
la raccolta», ha spiegato un giovane di Terra del Fuoco rispondendo a una
domanda del consigliere del Pd Enzo Lavolta. Il nodo riguarda il contratto di
servizio tra Amiat e Palazzo Civico: regole e soldi. L'azienda vorrebbe un
compenso specifico e avrebbe sostenuto che il campo, non avendo numero civico,
non rientra tra le zone coperte dal servizio. In Amiat frenano: il numero civico
non sarebbe un problema, il vero oggetto del contendere sono i rifiuti
ingombranti.
Il rischio però esiste: a pulizia ultimata i cassonetti potrebbero riempirsi
senza che nessuno provveda a svuotarli, sempre che i nomadi accettino di
raccogliere l'immondizia. E il rischio, per la giunta Chiamparino, è tanto
maggiore perché il centrodestra ha deciso di fare dei campi nomadi uno dei
cavalli della campagna elettorale. Nelle prossime settimane il deputato del Pdl
Agostino Ghiglia passerà al setaccio tutti gli insediamenti - regolari e abusivi
- della città. Ieri - mentre in Regione passava un ordine del giorno di Andrea
Stara che chiede una nuova legge regionale sui nomadi e un piano per affrontare
le emergenze - Ghiglia, insieme con Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, è
stato in via Germagnano, campo regolare circondato da tre accampamenti
irregolari. «Un insulto alla dignità umana, una vergogna per Torino, la
dimostrazione del fallimento di Chiamparino e delle sue passerelle con la Panda
giallo canarino: bambini costretti a vivere tra montagne di rifiuti invasi dai
topi, baracche fatiscenti, melma che si riversa nei fiumi, carcasse di auto a
perdita d'occhio. Consegneremo in Comune le fotografie scattate: se in una
settimana il sindaco non prenderà provvedimenti urgenti per riportare legalità e
igiene nell'ennesima parte di Torino dimenticata faremo denuncia in Procura».
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AGI news on ROM: CHIAMPARINO, GOVERNO DIMENTICA SOLDI PER INTERVENTI
CAMPI
14:38 13 OTT 2010
(AGI) - Torino, 13 ott. - "Il Pdl dovrebbe rivolgersi al Governo che ha nominato
il prefetto commissario per l'emergenza nomadi, solo che si e' dimenticato, a
differenza che a Milano e a Roma, di dare i soldi che servono per fare gli
interventi nei campi. Neanche 1 euro dei 5 milioni promessi". E' quanto ha
affermato il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, rispondendo alle domande dei
giornalisti in merito al sopralluogo effettuato da alcuni esponenti piemontesi
del Pdl, tra cui il deputato Agostino Ghiglia, ad un campo nomadi cittadino. "A
Milano e a Roma, invece, i soldi li hanno dati - ha aggiunto Chiamparino - su
questo insisto perche', non ci devono essere figli e figliastri in questo
Paese". Alle accuse di immobilismo rivolte dal Pdl al Comune di Torino sulla
questione nomadi, Chiamparino replica: "Il campo abusivo di Lungo Stura Lazio e'
l'esempio che le uniche cose che si fanno a Torino sui nomadi le fa il Comune, a
prescindere dagli aiuti del Governo. Rispedisco, quindi, al mittente con gli
interessi le accuse di Ghiglia. Il Governo renda da domani disponibili i soldi
per intervenire sui campi e non solo promesse stanziate a bilancio". (AGI)
Cli/Msc/To/Bru