Venerdì scorso, nel tardo pomeriggio,è stato recapitato da Agenti del Comando
di Polizia Locale un provvedimento di espulsione dal campo comunale di via Idro
alla quasi totalità delle persone regolarmente residenti, oltre un centinaio,
tutti Rom italiani, che entro 48 ore dovrebbero abbandonare l'area in assenza di
qualsiasi altra alternativa abitativa.
Il provvedimento, a firma del Direttore Centrale alle Politiche Sociale,
Carmela Madafferi, una delle più chiacchierate Dirigenti dell'Amministrazione
Comunale, in applicazione del Regolamento dei campi nomadi comunali, contesta ad
alcune dei soggetti presenti la responsabilità di piccoli reati personali
addirittura risalenti a 25 anni fa!!!, estendendo quindi gli effetti "previsti"
a tutti gli appartenenti il nucleo familiare (ma i "reati" sono perseguibili, in
genere dall'Autorità Giudiziaria…, personalmente o collettivamente nel nostro
Paese???).
In pratica, da domani mattina, oltre cento persone, bambini che da anni
frequentano le scuole della zone, adulti, anziani e ammalati dovrebbero
abbandonare le case che abitano dall'inizio degli anni '90 (ma la loro
permanenza in zona è attestata addirittura dai primi anni '70).
Chiediamo che la vicenda venga portata al più presto all'attenzione del
Consiglio Comunale perché né sospenda l'esecutività e poi né disponga il ritiro.
Denunciamo uno degli atti di violenza amministrativa più grave che stia per
essere commesso ai danni di cittadini milanesi, dalle conseguenze imprevedibili
sul piano sociale e in palese contrasto con tutte le più elementari norme del
diritto civile, inutile ad affrontare "l'emergenza nomadi" (che recentemente
anche il Ministro degli Interni Maroni ha definito "conclusa"), indecente sul
piano morale.
Chiediamo che venga fatta luce sugli interessi che gravitano sull'area in
questione (quella di via Idro), i costi di realizzazione di eventuali nuove
opere di "assistenza" e i beneficiari, poiché riteniamo che la "cacciata", ma
qui sarebbe meglio dire la "deportazione" dei cittadini rom milanesi sia anche
strettamente legata all'oscuro intreccio di interessi privati e pubblici,
"caritatevoli" e non, ai danni dei soggetti più deboli della città.
Il Direttivo Opera Nomadi Milano
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