Segnalazione di Marco Brazzoduro
"il manifesto", 17 settembre 2010 - Annamaria Rivera
Se almeno a sinistra si fosse capaci di fare esercizio di decentramento, forse
si coglierebbero la gravità di ciò che accade in Europa e l'affinità con alcune
delle tendenze che condussero alla catastrofe. E allora suonerebbe meno
infondato l'allarme delle rare cassandre che da alcuni anni cercano di
richiamare l'attenzione sul razzismo di massa che dilaga in Italia e in Europa e
sulla temibile saldatura fra razzismo di Stato e razzismo popolare. Quando
si prende di mira una minoranza (non una qualsiasi, ma i rom, cioè le vittime
storiche, insieme agli ebrei, della discriminazione, della persecuzione e dello
sterminio europei), attribuendole caratteri essenziali – che siano intesi
come razziali, sociali o culturali è irrilevante - non si sa mai dove si va a
finire. Quando si stigmatizza e si discrimina, si vessa e si perseguita quella
minoranza negandole diritti umani fondamentali, in realtà mettendone in dubbio
la stessa qualità umana, la strada è spianata per ogni genere di avventura
autoritaria (per non dire totalitaria). Esemplare è il caso della patria dei
Diritti dell'Uomo divenuta terreno delle scorrerie razziste di un mediocre
presidente-sceriffo e dei suoi accoliti: ansiosi di sottrarre ai lepenisti lo
scettro di difensori di legge-e-ordine, convinti di fronteggiare gli effetti
sociali della crisi economica e la perdita di consenso con la frusta strategia
del capro espiatorio, in ciò favoriti da chi a sinistra ha spianato loro la
strada. Conviene ricordare che il primo disegno di legge "contro il velo
islamico", in realtà contro i musulmani, fu presentato da un socialista; e che
comunista è il presentatore della legge "contro il burqa", approvata dal
parlamento francese pochi giorni fa. D'altra parte, nella sinistra italiana, non
sono pochi/e coloro che vorrebbero "fare come la Francia", ignari/e, forse, di
quanto veleno razzista ci sia nella coda di quelle leggi proibizioniste. Esse,
in realtà, appartengono allo stesso ciclo che ha prodotto il grottesco dibattito
sull'identità nazionale, in cui era implicito il disegno di fare "pulizia
etnica", di liberare la nazione dalle impurità che la storia le ha lasciato in
eredità. Pur di perseguirlo, Sarkozy e i suoi tradiscono la consueta compostezza
francese, la lealtà formale verso le istituzioni europee, con uno stile
grossolano da par loro, simili come sono ai governanti nostrani, con i quali
anche in questa occasione hanno volentieri "giocato di sponda". Non ci sorprende
troppo che a ripetere la volgare frase fatta "Se gli piacciono tanto – i
'negri', gli 'extracomunitari', gli 'zingari'- li accolga a casa sua" sia l'uomo
della strada o il Beppe Grillo di turno (nel 2006 rivolse questo invito al
ministro Ferrero; più tardi, con coerenza, definì i rom "una bomba a tempo").
Non è banale, invece, che la frase insultante sia indirizzata dal presidente
della Repubblica di un importante paese europeo a una autorevole rappresentante
delle istituzioni europee. Non è solo una caduta di stile; è il segno che il
razzismo a tal punto è stato detabuizzato da divenire forma della politica,
per citare Alberto Burgio. In Italia ciò è avvenuto da più lungo tempo, col
concorso decisivo di quei "razzisti democratici" che, tra una strage di profughi
albanesi e un consiglio di guerra sulla "piaga" dei rom, hanno costruito le
tessere che altri hanno composto per farne, appunto, forma della politica.
Questa forma non può produrre altro che barbarie. Ed è perciò che la condizione
primaria per qualsiasi progetto di ricomposizione della sinistra, o solo di
alleanza in difesa della democrazia, è che al primo punto vi siano l'impegno
antirazzista e la difesa incondizionata dei diritti dei rom, dei migranti, dei
profughi.
Commenti all'articolo:
• rossoverde, ma di che sinistra parli?? ma non lo vedi che ormai i poveri, i
lavoratori, gli operai, sono quasi tutti di destra, perché la destra sta dalla
loro parte?? non lo vedi che ormai quelli di sinistra sono solo ricchi e
intellettuali che se lo possono permettere e che si vogliono sentire più buoni?
la sinistra ha perso ogni contatto con la gente!!!!!!!!!!!!!! la sinistra invece
di stare dalla parte del cittadino non fa che accusarlo di razzismo! il
cittadino lo fa sentire un imputato! 17-09-2010 19:54 - bruno
• xPaolo. Nessun commento e' fuori luogo come il suo .L'articolo di Annamaria
RIVERA , non e' delirante. In riferimento al commento, definito, esilerante,
forse dovrebbe essere Lei piu' aperto con le opinioni altrui.FORSE e' offeso per
il richiamo al razzismo che fu l'espressione piu' raccapriciante del nazismo e
fascismo . FORSE non condivide la condanna storica del nazifascismo?A proposito
dell'intelettualmente scorretto o fuori luogo, sono sempre da comparare con le
politiche razziste di ogni tipo per chi conosce la storia ed e' un sincero
democratico non trova certo il richiamo ai delitti nazisti :ne esileranti ne
deliranti. 17-09-2010 19:11 - pasquino
• e chi glielo dà un lavoro a un rom? il rom fa da capro espiatorio per la crisi
della società del lavoro. si comincia da lui poi si arriva a tutti gli
improduttivi (incapaci, inferiori), in quanto sottouomini, fino all'ebreo, in
quanto, invece, superuomo (speculatore parassita). l'articolo sbaglia in una
cosa, nell'evocare il rischio di un totalitarismo. infatti, con la crisi chi lo
finanzia il controllo statale totale sulla società? la dinamica è in realtà
quella della decomposizione istituzionale e all'esclusione sociale secondo
criteri liberalconcorrenziali ovvero socialdarwinisti. 17-09-2010 18:32 - lpz
• io non scomodo esempi storici della prima parte del 900, vorrei far notare
anche a chi dice che i zingari sono ladri che i zingari non fanno furti in banca
ma fanno piccoli furtarelli,mentre sarkozy è attualmente accusato di ben altri
furti, cioè come al solito "i piccoli ladri sono impiccati dai grandi ladroni".
inoltre chiederei a chi a scritto male dei rom nei loro commenti, se loro
assumerebbero mai dei rom? è vero che i rom rubbano ma è anche vero che a causa
del razzismo non hanno altra alternativa al furto. inoltre vorrei far notare che
quella dei rom è una minoranza che non ha alcun riconoscimento, e nessuna tutela
da parte dello stato italiano che non tutela la loro lingua o la loro cultura.
per quanto riguarda l'articolo trovo che alcuni paralleli con gli islamici sono
eccessivi non vorrei un domani ritrovarmi in un paese in mano a degli esaltati
religiosi come quelli che danno fuoco alle scuole cattoliche in india. noi di
sinistra dovremmo difendere il laicismo e non i religiosi che come possono ci
danno a dosso avete mai chiesto a un mussulmano cosa penza di un ateo? non sono
molto diversi dai cattolici che non vogliono che facciamo sesso, che ci
vorrebbero trattenere in vita anche se ormai siamo spacciati senza parlare
dell'omosessualità etc. 17-09-2010 18:28 - massi
• Io credo che l'unica,per quanto improbabilissima, possibilità che abbiamo,noi
e loro,stia in un divenire Rom (chi ha orecchie per capire capisca) del
mondo,vista l'inutilità di provvedimenti legislativi e altre amenità varie.Ogni
altra ipotesi essendo solo patetica esibizione di volontarismo ingenuo.
17-09-2010 17:54 - Stefano
• scrivo alle 17.35: a questo momento ci sono 11 commenti su questa notizia, 2
sul diluvio in Pakistan e 2 sul taglio degli insegnati di sostegno. Mi sembra
molto significativo. Interessano molto le chiacchere a vuoto sulla sorte dei Rom
bulgari e romeni, che vengono "deportati" con un contributo di circa 300 euro a
persona e fra 15 giorni saranno di nuovo in Francia, dove saranno di nuovo
deportati con gettone di presenza e così via, almeno fino alle presidenziali
francesi del 2012. La catastrofe biblica del Pakistan e i problemi dei disabili
interessano molto meno: loro non vengono deportati come ai tempi di Vichy. Per
coloro i quali volessero un'informazione esauriente sulla "deportazione" dei
Rom, consiglio di leggere Le Canard Enchainè delle ultime settimane, che riporta
il problema alla sua reale dimensione. dario gasparini 17-09-2010 17:43 -
dario gasparini
• Deliranti se non esilaranti l'articolo e certi commenti. Niente di più
logicamenete e intellettualmente scorretto dell'atteggiamento di chi agita il
nazismo per la questione dei Rom in Francia. Nazismo a parte, accusa che non
serve confutare perché evidentemente fuori luogo, concordo anche con chi tra i
lettori ha detto che non si tratta di razzismo, ma tutela di una legalità e di
uguaglianza di doveri oltre che di diritti. tanto per rispondere a chi parla di
questi ultimi, i diritti sono inalienabili e i Rom NON possono scegliere di non
educare i figli (diritto all'eduzaciopne), di NON lavorare (diritto al lavoro) ,
di NON vivere in condizioni insalubri e disgustose (diritto alla salute) cosi
come NON possono ledere continuamente i diritti altrui dedicandosi allo
sfruttamento, al furto e altro. Il puntop semmai è che se tra 15000 Rom ce ne
sono 150 che non vivono in contrasto alle norme, leggi e usi della società in
cui si trovano, purtroppo vengono messi nello stesso calderone degli altri
14850... Ma come proliferano in Italia le associazioni e movimenti antimafia per
cui anche se non obietterei a vedere espellere dalla Germania i 2000 e più
mafiosi li rifugiati non mi piace che tutti gli italiani siano accomunati ai
mafiosi, perché non ci sono movimenti di Rom che denunciano e si distanziano
APERTAMENTE da comportamenti illegali? Non sarà che la società Rom non è nemmeno
così democratica?
Quanto all legge sul velo, siamo alla follia : adesso la legge sarebbe CONTRO le
donne islamiche... patetico, sentire certi commenti da chi si è riempito la
bocca delle parole delle lotte per l'emancipazione della donna! Quante donne
musulmane vogliono portare il velo ma non potranno, in rapporto a quante NON
volevano portarlo ed erano costrette?? Siamo seri, le leggi hanno sempre un
carattere di generalità. Lenin avrà anche voluto 'educare' i musulmani, ma non è
che allora era un 'esportare di civiltà' ante litteram? Aho, come diciamo a
Roma, ma che le cose si vedono sempre in solo senso? E come pensava di
proteggere le donne dalle imposizioni dei loro uomini, nell'attesa che questi
capissero e si illuminassero? E poi, è giusto voler cambiare laa cultura di
qualcuno o forse meglio lasciare le idee libere sotto però una legge da
rispettare?
Oltretutto è nuovamente una operazione di inganno intellettuale dire che una
legge che ha pienamente giustificata applicazione su un vasto campo di
situazioni (la copertura del viso in luogo pubblico) per il solo fatto che una
sottocategoria di casi ricada nel suo campo (il velo islamico) sia ad hoc intesa
per questa categoria più ristretta. Avrei preferito contrapporre argomentazioni
almeno più serie, tipo : come si farà quando nel Nord della Francia in un
inverno freddo e temepestoso migliaia di persone porteranno le loro sciarpe e
passamanontagna per proteggersi dal freddo? (questa battuta è mia e i militanti
pro-velo non potranno usarla...pena fare la figura di persona di scarsa
immaginazione). Tra i film che invito a vedere c'è 'La Crise' , film francese di
qualche anno fa (il dialogo tra il parlamentare socialista e l'abitante di Saint
Denis). 17-09-2010 17:18 - Paolo
• Purtroppo che i rom siano sovente dediti a furti e crimini vari non é un luogo
comune (lo é quello che rapiscono i bambini) e neppure é un luogo comune quello
che la loro cultura sia ormai incompatibile con la vita civile. Bisogna evitare
le deportazioni, questo é ovvio, ma occorre imporre loro di osservare le regole
e cercare lavori onesti, altrimenti il loro rimpatruio mi sembra inevitabile.
Quanto al burqa va vietato senza esitare: rappresenta una barbarie che nulla ha
a che fare peraltro con il Corano, che prescrive soltanto la copertura del capo.
Essere di sinistra non significa ad ogni costo giustificare "culture" che sono
soltanto ignobili barbarie di persone violente ed oscurantiste. 17-09-2010
17:06 - roberto
• ok. dovrei essere di sinistra (non oso scomodare il termine comunista) e
quindi a priori condanno quello che sta avvenedo in Francia contro i Rom (ed è
avvenuto qui da noi a Roma, a Milano ecc.) e le dichiarazioni dei rappresentanti
dei partiti che governano l'italia.
Vorrei però sapere come possiamo fare noi di sinistra a dimostrare ai milioni di
italiani che li considerano il male assoluto, che invece sono persone da
rispettare e che dovremmo impegnarci per la loro integrazione.
Come faccio a sostenere che dovrebbero essere costruiti per loro luoghi di
accoglienza civili, che dovrebbero essere ipossibile per loro trovare lavori
normali, che i loro figli dovrebbero avere una scolarizzazione, quando per via
della crisi viene tagliato il walfare, c'è un tasso di disocupazione altissimo
(credo ben oltre l'8,5% dichiarato), la nostra scuola publica cade a pezzi.
Potete informarmi se l'europa mette a disposizioni per ogno governo fondi per
aiutare i popoli migranti.?
C'è una statistica che può contradire il luogo comune che i furti vengono
conpiuti in gran parte dai Rom, e a seguire dagli altri immigrati ?
Scusandomi per la confusione, chiederei che qualcuno del giornale rispondesse a
questi miei dubbi (avete la mia mail).
Grazie e ciao
Lodovico 17-09-2010 16:13 - lodovico
• Ma perchè si insiste a dire che quelli di sinistra tollerano tutto accettano
tutto.. Quelli di sinistra non tollerano i ladri e gli sfruttatori di bambini e
della prostituzione. Quelli di sinistra Pariolina li accettano, quelli che
mangiano in barca e vestono Prada li tollerano. Quelli di sinistra VERA che
vivono nelle periferie e li conoscono molto bene, non tollerano certe schifezze.
E per fortuna sono la maggioranza delle persone di sinistra. 17-09-2010 16:04
- rossoverde
• mariani maurizio e tutti coloro che approvano l'articolo ci dovrebbe dire se
secondo loro è logico tollerare persone che si rifiutano di lavorare x
mantenersi. che insegnano ai loro figli a chiedere l'elemosina anzichè andare a
scuola o lavorare. il punto è semplice: non prevedono di mantenersi da soli.
ovvero: ci sono delle persone, tipicamente i rom, che partono pensando che x
tutta la vita li dovranno mantenere gli altri. gradirei che qualcuno mi
spiegasse che c'entra questo col razzismo. il punto è: se vuoi vivere qui, mi
devi spiegare che fai x mantenerti e che conti di far fare ai tuoi figli. mi
sembra semplice. a sinistra non sapete fare altro che accusare tutti di razzismo
insensatamente e ignorare i problemi. i razzisti sono i musulmani, mille volte
più di chiunque altro. ma voi non sapete fare altro che concedere di tutto agli
altri ed accusare gli italiani di razzismo anche quando non c'entra NULLA. altro
che operai: tra un pò a sinistra non ci votano più neanche gli spazzini.
17-09-2010 15:25 - bruno
• Nom credo di essere razzista se pongo una questione di civilta' nei confronti
dei rom come popolo itinerante e appartenente ai zingari dell' est Europa. Credo
che il loro modo di concepire la societa' non e' per nulla eguale alla
popolazione, europea ed e' per questo che sono ritenuti non conformi al nostro
modo di vivere e lavorare. Non possono fare quello che gli garba ma debbono
sottostare alle leggi del paese che gli ospita. Perche 'questo popolo sara'
eternamente OSPITE di qualche territorio europeo.Ma e' un popolo che ha i suoi
diritti ma anche i doveri . Che li rispetti!!!!! In ogni paese europeo si
costruiscano dei campi "Attrezzati" ma non si puo',permettere accampamenti
abusivi. Noi europei abbiamo subito il nazifascismo, con i campi di sterminio
che oltre,ai sei milioni di ebrei , e a centinaia di migliaia di antifascisti
;comunisti , socialisti e democratici, ci furono anche gli zingari, finiti nelle
camere a gas. Ho citato il massacro degli innocenti vittime dei nazifascisti per
ricordare come il razzismo, possa essere crudele nei confronti dei <>,
che un olocausto cosi feroce nella storia dell'umanita' non vi e' traccia.
Questo e' un monito a tutti quei governi che vorrebbero risolvere la <>e immigrazione extra comunitaria con l'espulsione di massa che poi
si tradurrebbe con la cacciata di persone, che cercano in Europa una vita
migliore. Credo che la migliore soluzione sia regolamentare questi flussi con
leggi che tutti i migranti debbono rispettare assieme ai governi dei paesi
ospitanti. 17-09-2010 15:01 - pasquino
• Vorrei suggerire la visione di un film bellisssimo di Dziga Vertov: Kino Eye /
Three Songs About Lenin (non conosco il titolo italiano ammesso che ci sia).
Il Film e' del 1924 e la rivoluzione era fresca. Si narra, tra l'altro, del
tentativo di elevare il livello culturale delle donne mussulmane in una regione
del Turkistan. Nessuna proibizione, solo letture e cultura. Ma, si sa, Lenin era
un barbaro e amava veder morire i bambini.
Vorrei aggiungere che i reati, da chiunque commessi, zingari o meno,
debbono/dovrebbero essere puniti in accordo con la legge senza giustificazioni,
me le deportazioni sono un'altra cosa e certamente non appartengono al concetto
di civilta'. 17-09-2010 14:24 - Murmillus
• "Quando si prende di mira una minoranza attribuendole caratteri essenziali -
che siano intesi come razziali, sociali o culturali è irrilevante- non si sa mai
dove si va a finire."
Invece sì. 17-09-2010 13:50 - Eduard Khil
• Sicuramente è il miglior articolo che ho letto su questa vicenda. L'analisi
della situazione è perfetta e descrive un dato di fatto. Non voglio dare dei
giudizi su Sarkozy solo per paura che il commento non mi venga pubblicato. Spero
soltanto che l'ONU, che rappresenta il diritto internazionale, intervenga con
più forza su questa sporca vicenda. L'emarginazione dei rom è un problema
politico che riguarda tutti gli stati membri, ma le dichiarazioni di Sarkozy sul
"teneteli voi" mi hanno veramente scioccato. Credo che il governo francese, così
come quello italiano, rappresentano in maniera inequivocabile il loro
elettorato. La crisi economica ha generato una fobia razzista secondo la quale è
lo straniero che toglie lavoro e fa pagare più tasse. Le persone intelligenti
sanno che non è così, e sanno perfettamente di chi è la colpa. Non esiste più
una politica economica di sviluppo, ed è questa la ragione della crisi
economica. Sia in Francia sia in Italia, la sinistra non riesce a rialzarsi dopo
la caduta del muro di Berlino. Da quando cioè non c'è più quella legittimazione
esterna che le veniva data dall'U.R.S.S. Senza soldi non si fa politica, e la
sinistra non ha più casse, mentre invece i conservatori prendono mucchi di soldi
dai capitalisti. La classe dei lavoratori è senza una rappresentanza forte ormai
da diversi anni, e questi sono i risultati. 17-09-2010 13:43 - Marx
• La Francia razzista.
La Padania in mano a un pazzo che parla di orrori del passato.
Un Berlusconi che plaude a tante canaglie e ne prende le difese come se fosse
lui l'ispiratore di questa nuova stagione di nazzismo.
Nessuno che ha orrore di se stesso.Facce di gente che si sente brava e anche
cristiana.
Facce di persone che non hanno mai guardato dentro di loro.
Scommetto che se si fermassero a guardarsi avrebbero un sussulto che li farebbe
apparire come l'omino del dipinto di Munch.Il giorno che quel cornuto del nano
francese si vedrà com'è veramente,penso che si impiccherà a un trave della
Torre.
Il nazzismo è stato fatto da gente così. Hitler ha potuto prosperare, perche vi
erano persone come i nostri nanetti che gli battevano le mani e lo salutavano
come un DUCE.
L'orrore sta tornando e attacca come una peste.Ieri i mussulmani e le loro
donne,oggi i zingari e i stranieri poveri,domani gli ebrei. Anche se oggi sono
amati e rispettati perche hanno un mare di soldi.
Gli ebrei quando si afferma il nazzismo, diventano rapidamente i primi
obbiettivi del popolo.
Già si sentono, per le strade di Roma,i bisbigli d'avanti le lussuose bottece
degli ebrei.Un chiacchiericcio in sordina,che però diventa sempre più udibile e
più forte.
Il nazzismo non si fermerà ai soli zingari,vedrete...! 17-09-2010 13:41 -
mariani maurizio
• anche noi dobbiamo cambiare le nostre parole d'ordine però.
parlare di difesa dei diritti per i rom non ha senso, visto che in pratica non
ne hanno affatto!
stessa cosa per gli immigrati, sono completamente vessati dalla nostra
legislazione.
Più che difendere-resistere qui ci sarebbe da costruire 17-09-2010 12:42 -
uitko
• ho 44 anni per cui certe fasi drammatiche della storia non le ho vissute di
persona ma ho una frase che mia nonna/partigiana mi diceva" stai attento perchè
il morbo del nazi\fascismo non è morto è solo nascosto in attesa del momento
fertile per esplodere con forme diverse ma non meno drammatiche,e di questo te
ne accoegerai quando cominceranno a colpire rom omossessuali ed ebrei,prima in
forme soft per far si che la gente assorbisca bene la cosa per poi esplodere con
violenza. per cui stai sempre all'erta" domanda: siamo a questo punto?
17-09-2010 12:18 - mauro
• Sul burqua sarei un tantino meno tollerante,ma solo per far capire ad un
cittadino mussulmano che coprire il volto di una donna è contro ogni logica
anche religiosa.Del resto rimango inorridito al pensiero che una guerra mondiale
potrebbe essere scatenata dalle stesse motivazioni del medioevo.Rimangono
irrisolti (e certamente questo stallo fa comodo alle lobby dei produttori di
armi)il conflitto palestinese,afgano,ma ci sono guerre dimenticate come quella
somala che avvolge nel manto nero altri popoli del centroafrica.Sulle radici
della xenofobia nostrana credo che ci siano indubbie reminescenze ideologiche
fasciste,che mai come oggi stanno trovando nuova linfa nelle farneticanti
dichiarazioni di politici leghisti. L'anacronistica pretesa di costoro
consiste,da quel che sembra emergere,di omologarsi ad una sorta di svizzera
trasformando il Nord in 3 o 4 cantoni marcare i confini che frammentano la
penisola.In sintesi per questi deficitari militanti significa resettare 200 anni
di stori,migliaia di ragazzi morti per realizzare il sogno di una nazione unita
più gli 800.000 militari ,giovanissimi,dilaniati dalle mitraglie austriache.Si
preferisce abbandonare il povero piuttosto che fare un analisi seria che metta
in evidenza le propie contraddizoni,il cosidetto federalismo di Bossi e
compagnia consiste in questo,far resuscitare i fantasmi del nazifascismo,laddove
non c'è riuscito valerio borghese,licio gelli e tutta la P2 sta per diventae
l'obiettivo per il criminale sodalizio leghista . 17-09-2010 12:04 - gennaro
-avellino-