Segnalazione di Marco Brazzoduro
Stamattina, 9 settembre 2010, le operazioni del Comune di Roma contro gli
insediamenti spontanei dei rom sono entrate nel vivo. Fin dalla mattina su via
Prenestina, all’altezza di via De Chirico, un numero sproporzionato di
appartenenti alle forze dell’ordine (polizia, carabinieri e municipale) è
stato impegnato per procedere allo sgombero forzato di circa 80 rom provenienti
da Craiova (Romania), di cui la metà bambini, che risiedevano da diversi mesi in
una fatiscente costruzione abbandonata.
Molti dei bambini erano prossimi a cominciare il nuovo anno scolastico.
Non ci è stato possibile entrare nello spazio durante le operazioni di
polizia, l’unica proposta d’accoglienza offerta dalle Istituzioni riguardava
l’inserimento nei centri d’accoglienza comunali per sole donne e bambini e per
un periodo di tempo limitato. Per quanto ci risulta tutti hanno rifiutato questa
offerta di finta accoglienza volta a separare i padri dalle madri e i figli.
Le famiglie rom si sono quindi disperse sul territorio senza alcuna soluzione
e continuamente incalzate dalle forze dell’ordine.
Per i bambini lunedì non suonerà la campanella della scuola e, assieme ai
loro genitori, trascorreranno la notte tra parchi e cespugli alla ricerca di un
pertugio dove rifugiarsi. Questa è la soluzione del Comune di Roma, del Prefetto
Pecoraro e del Ministro Maroni.
Vogliamo ricordare alle Autorità competenti che, come ribadito all’Italia da
Amnesty International, secondo la normativa internazionale, lo Stato ha il
dovere di assicurare che nessuno rimanga senzatetto a causa di uno sgombero, se
non può permettere un altro alloggio, le autorità sono tenute a fornire
un’abitazione alternativa adeguata, sia che tu sia un uomo che una donna.
Se il buongiorno si vede dal mattino siamo di fronte all’inizio dell’ennesima
illegale caccia al Rom.
POPICA ONLUS
ARCI ROMA
Claudio Graziano responsabile immigrazione ARCI di Roma
tel 3939465522-0641734712
www.arciroma.it