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GIOVEDÌ 02 SETTEMBRE 2010 17:27 VALERIA DESTE
GALLARATE - I sinti sono fiduciosi: "Crediamo che il giudice che segue la
questione si sia messo una mano al cuore e abbia deciso di prolungare i tempi
per trovare una soluzione". Comunque andranno le cose, loro ribadiscono il
concetto: "Noi da Gallarate non ce ne andiamo.
Siamo residenti tutti in questa città e la maggior parte di noi è nata qui.
Invece di spostarci dopo venti anni da via De Magri, per metterci qui, spendendo
soldi, per un anno, potevano mandarci via subito". In realtà, i sinti
"gallaratesi" sarebbero anche disposti a traslocare, "purché si decida per
un'altra area a Gallarate: in quel caso saremmo disposti ad andare via in
giornata, ma non all'interno di mura domestiche, moriremmo. Se, invece,
l'intenzione è di spostarci in un altro comune, allora non ci stiamo. Piuttosto
occupiamo abusivamente uno spazio. Non siamo pedine, ma persone. E' anche
normale che un altro comune dica di no, perché dovrebbe farsi carico dei
problemi di un vicino di casa?"
"ABBIAMO DEMOLITO LE STRUTTURE ABUSIVE"
I sinti del civico 50 si riferiscono ai vari muretti in mattoni realizzati in
più zone dell'area attrezzata. Una volta che gli è stata fatta presente la situazione di abusivismo, li hanno smantellati. "Ciò che c'era d'abusivo non
c'è più", dichiarano.
"VENITE A VEDERE L'AREA ATTREZZATA"
Questo è l'invito che lanciano a chiunque fosse scettico. "Questo non è un campo
nomadi – continuano – è una vera e propria area attrezzata. Qui non c'è il
rischio che qualcosa bruci, abbiamo tutti il salvavita. Abbiamo spostato le
roulotte in modo da mantenere una distanza di sicurezza l'una dall'altra. Noi
viviamo qui, ci teniamo alla sicurezza dei nostri figli. Non rubiamo e paghiamo
per l'utilizzo della piazzola. Alcuni campi nomadi di Milano e Roma, che fanno
tanta paura alla gente, fanno paura anche a noi: nemmeno noi ci entreremmo".