Segnalazione di Valter Halilovic
La Stampa 26/08/2010 EMANUELA MINUCCI - TORINO
L'area del campo rom in Lungo Stura Lazio
"I nomadi aiuteranno nella raccolta rifiuti in Lungo Stura Lazio"
Chiamparino non sarà Sarkozy, ma intanto ieri in Comune si è decisa una radicale
operazione-pulizia di lungo Stura Lazio. Un modo - attraverso il coinvolgimento
della stessa popolazione Rom - per riportare la zona a standard più che
decorosi, ma soprattutto per capire dove stanno i fragili e dove i soggetti più
pericolosi. Un modo per separare il grano dal loglio e, in capo ad un mese,
mettere a segno un'operazione mirata di polizia, tesa a colpire esclusivamente
chi delinque. Tutta l'operazione, che si concluderà entro la fine di ottobre
costerà al Comune fra i 50 e i 60 mila euro.
Al vertice in municipio hanno partecipato oltre all'assessore alla Polizia
municipale Domenico Mangone e quello all'Ambiente Roberto Tricarico i vertici di
Amiat e i presidenti delle circoscrizioni 5 e 6 Paola Bragantini e Vittorio
Agliano. Una riunione durata oltre due ore al termine della quale Tricarico ha
chiarito, fase per fase, come si realizzerà l'articolato intervento di bonifica
ambientale. "Sono già in corso le operazioni di derattizzazione e sanificazione
dell'area - ha detto -, la prima fase dei lavori terminerà il 15 settembre per
poi dar corso successivamente alla pulizia sollecitata da più parti in queste
settimane".
E ha aggiunto: "Per realizzare questa pulizia interverranno più squadre di
giovani per un totale di venti persone, tutte appartenenti all'associazione
“Terra del fuoco” individuata dalla Prefettura come soggetto attuatore di questo
complesso intervento, ma soprattutto gli stessi Rom, che verranno coinvolti
nelle operazioni di selezione dei rifiuti". "Le persone Rom che parteciperanno
alla pulizia - spiega Michele Curto presidente dell'associazione “Terra del
Fuoco” - dimostrando di volersi integrare riceveranno una tessera di
riconoscimento che costituisce il primo passaggio per separare chi è
intenzionato a far parte di una comunità e chi invece tende a vivere di
espedienti a danno della collettività".
Tornando ai rifiuti, è interessante scoprire che verranno suddivisi in modo tale
che quando passerà a ritirarli l'Amiat avranno già la loro precisa destinazione.
Non dimentichiamo, infatti, che sul posto giacciono carcasse di automobili,
televisori abbandonati e altri grandi rifiuti di ogni genere.
"Il 26 settembre - ha poi concluso Tricarico - entrerà in scena Legambiente che
ha scelto questa zona per lanciare la tappa del 2010 di “Puliamo il mondo” che
affiancherà “Terra del fuoco” e Rom". Sempre in quella data arriveranno sul
posto, muniti di guanti, pale e carriole anche i giovani di "Libera",
l'associazione di don Luigi Ciotti.
"Non facciamo la guerra ai Rom anche a Torino". A chiederlo è la capogruppo di
Sel Monica Cerutti. "L'Unione Europea - spiega - ha richiamato la Francia e
l'Italia perché attuino correttamente le regole europee sull'immigrazione. Prima
si era già pronunciata con preoccupazione la Cei e lo stesso Papa, invitando a
saper accogliere le legittime diversità umane. Ora il Comune si sta attrezzando
sull'annosa situazione di Lungo Stura con un piano articolato su tre fronti:
assistenza, igiene e legalità. Una comunità civile non può più tollerare che
persone possano vivere in condizioni così precarie dal punto di vista igienico e
contemporaneamente bisogna tenere conto dell'insofferenza dei residenti.
Tuttavia, siamo preoccupati che il piano del Comune possa essere percepito come
in linea con le dichiarazioni di Maroni e che si faccia prevalere il problema
sicurezza rispetto a quello umanitario".
E conclude: "Da Chiamparino, come presidente dell'Anci, ci aspetteremmo una
presa di posizione che ponga al Governo il problema delle risorse per
l'accoglienza, da coniugare con il rispetto delle regole, invece di rincorrere
la questione sul fronte della mera sicurezza".