Travellers' TimesIl cielo è il limite - Un film potente
basato sull'esperienza del bullismo vissuto da una ragazza romanì ha ottenuto
premi e presto verrà trasmesso da Sky TV, scrive Jake Bowers
(il link per chi legge da
Facebook)
Un trailer dal film Romany Me, per ottenerne una copia, scrivere a:romanyme2010@aol.com
Bullismo, autolesionismo ed odio razziale sono tutti presenti in un nuovo
film che espone i danni che l'ignoranza può compiere a scapito delle vite dei
giovani zingari e Viaggianti. Romany
Me, basato su alcuni degli eventi di vita vera di una ragazza, presto verrà
proiettato su Sky TV.
Il potente dramma di 16' ha vinto il premio Film Giovanile durante il London
Happy Soul Festival ad aprile di quest'anno - di sensibilizzazione sulla salute
mentale nelle minoranze etniche e nei gruppi socialmente esclusi.
Da quando è iniziato nel sobborgo londinese di Merton nel 2007, si è
allargato dalla comunità asiatica a quelle iraniana, coreana, congolese, somala,
etiopica, caribica-africana, indiana, ebrea ed ora quella zingara e viaggiante.
Ma il film è lontano da una visione estranea, perché Romani Me è stato
co-scritto da una giovane, Tayla-Jaye e da sua madre, Adele "Dee" Gregory,
dopo che avevano vinto la loro lotta al bullismo.
Si focalizza su una teenager viaggiante, Lena, che dopo lo sgombero del sito
dove viveva con la famiglia, si trasferisce in una casa. Racconta del suo
viaggio per superare il bullismo subito, focalizzandosi sulla sua passione per
la danza.
Il film parla di come fattori esterni, come il bullismo, possano condizionare
il benessere mentale ed emozionale di una persona. Dice Dee "Ci sono stati
periodi davvero traumatici a scuola ed è per questo che abbiamo voluto
raccontare la sua storia."
La Fondazione Salute Mentale Sutton, che è coinvolta nell'Happy Soul
Festival, si è approcciata alla famiglia per scrivere e realizzare un film sulla
comunità zingara e viaggiante, ed assieme hanno deciso che presentare la storia
della loro famiglia sul bullismo avrebbe aiutato a far crescere la dovuta
consapevolezza.
"Ci sono stati dei momenti in cui pensavo: -Cosa sto facendo?- ma la forza e
la passione dati da tutti nel raccontare questa storia, è stata la spinta per
vedere attraverso il progetto." dice Dee.
Dee vede la sua famiglia passata attraverso l'inferno quando sua figlia
subisce il bullismo: "Mi ha colpito e ha riguardato tutti noi," dice. Aggiunge
che qualcuno potrebbe chiedersi perché semplicemente non è andata in un'altra
scuola, spiegando che se fosse andata altrove, sarebbe potuto succedere di
nuovo.
Cecile Bowie, operatrice per lo sviluppo comunitario della fondazione, è
entrata in contatto con altri membri della comunità zingara e viaggiante nel
quartiere londinese di Sutton.
E molto spesso le dicono di quanto sono stati discriminati e dei tanti
bambini della comunità viaggiante che hanno subito il bullismo a scuola.
"In termini di salute è molto difficile per loro aver fiducia nel settore
pubblico, quando sono stati esclusi dalla società britannica per oltre 600
anni," aggiunge Cecile.
Un'altra ragione per cui Dee voleva raccontare la storia di sua figlia era di
cambiare la percezione sui membri della comunità viaggiante.
"Ad essere onesti, quella era la ragione - se cambiassimo anche l'opinione di
una sola persona - sarebbe importante," aggiunge Dee.
Il film è stato diretto dal regista (premiato anche lui) Julius Amedume, di
cui Dee dice che ha preso del tempo per approcciare la comunità. prima di
dirigere il progetto.
Cary Rajinder Sawhney, che ha organizzato il film festival vinto da Romany
Me, dice: "E' contro la legge essere razzisti o omofobi, ma il tipo di vicende
provate dai viaggianti non sono altrettanto largamente condannate, e succedono
ancora oggi."
"Ho trovato scioccante scoprire quanto pregiudizio c'era verso questo
gruppo."
Intende raccomandare il film al London Film Festival ed altri festival
cinematografici internazionali e Dee spera che possa tramutarsi in un
lungometraggio.
"Non è soltanto un film bello davvero. E' una rara rappresentazione della
loro comunità," dice lui.
"Credo che il film meriti di essere visto più ampliamente, perché è una
storia unica e ci sono soltanto cinque o sei film sui Viaggianti mai girati in
GB."
Il film è ripreso a lungo nella scuola di danza iniziata da Dee, dopo che lei
porta via Tayla-Jaye dalla scuola di danza che lei frequentava sin da bambina, a
causa del bullismo patito quando scoprono che è di origine romanì.
Il gruppo Ambition Dance and Drama ora è cresciuto da nove ragazzi a circa
50, di origini e culture differenti, parzialmente finanziato dal consiglio e
genera altri redditi attraverso la raccolta di fondi.
"E' diventato sempre più grande - abbiamo ottenuto tanto in 17 mesi, è un
club per tutti," dice Dee.
La notte dei premi, quando Romany Me è stata annunciato come vincitore, Dee
dice che tutti i 50 ragazzi le sono saltati addosso per l'eccitazione.
"Li ho dovuti tirare giù dal soffitto. Quel che ricordo è che ero abbracciata
da questi bambini e che venivano da me da tutte le parti," dice.
Dee spera che in futuro la cultura romanì diventi più accettata e che la
gente sia in grado di distinguere tra le diverse comunità viaggianti.
Negli ultimi 3 anni, il gruppo di danza ha sostenuto il Mese di Storia Rom,
Zingara, Viaggiante ogni mese di giugno, cosa che Dee ritiene aiuterà a
promuovere una migliore comprensione e a rimuovere i pregiudizi verso zingari e
Viaggianti.
"La parola "pikey" dovrebbe essere eliminata dal vocabolario. Queste non sono
parole che la gente deve dire," conclude.
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