Segnalazione di Masilia Amieri e Paolo Teruzzi
da
Eliotropo
Lungo il percorso che collega la Brianza alla stazione di Sesto FS, un
conducente si accorge della presenza dei rom e li costringe ad abbandonare il
mezzo pubblico
Al confine tra Monza e Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, martedì 15
giugno un autista dell'autobus z221, linea gestita dalla Brianza Trasporti,
esclama: “Non voglio la merda sul mio pullman, gli zingari no. Apriamo le
finestre e cambiamo aria”. Alcuni rom e una donna di colore, impaurita dalla
situazione, rimangono a piedi.
Riavvolgendo il nastro. Sono all'incirca le 9.45. Fuori piove. Come consuetudine
la z221, l'autobus che collega la Brianza alla stazione di Sesto FS, effettua il
proprio viaggio e come sempre al confine tra Monza e Cinisello Balsamo salgono
anche i rom. Resosi conto della loro salita, il guidatore perde il controllo e
impone a quanti non hanno il biglietto di avvicinarsi alla sua postazione. Dopo
un primo momento di esitazione da parte dei viaggiatori incriminati, il tono si
fa sempre più minaccioso e aggressivo. Non contento, il conducente si alza in
piedi e pretende che quanti sono sprovvisti del biglietto, scendano
immediatamente dalla z221. Intimoriti dalla reazione, i rom e la donna di colore
abbandonano l'autobus. Raggiunto il proprio obiettivo, il conducente non
trattiene nemmeno i commenti offensivi.
Contattiamo l'ingegnere Matteo Gola dell'Ufficio marketing e comunicazione della
Brianza Trasporti, azienda appartenente al gruppo Autoguidovie, per chiedere una
spiegazione della vicenda.
Come reagisce l'azienda davanti a questi episodi?
“Riceviamo molte segnalazioni per comportamenti non professionali. Tutti gli
autisti e i controlli verificatori seguono dei corsi di formazione dove viene
loro insegnata un'etica professionale per lo svolgimento delle loro attività. Ci
sono autisti che possono svolgere la funzione di controlleria in fase di salita,
senza, però, modificare il tempo di percorrenza del mezzo. Si può non far salire
una persona senza biglietto, ma se l'utente è già sul mezzo, non lo si può
obbligare a scendere, specie nel caso di un minorenne. Se è presente un
controllore, può capitare che scenda con l'utente privo del documento di viaggio
per proseguire nella contravvenzione.
Qual è il suo giudizio?
Da quello che mi descrive, l'autista ha sbagliato. Non doveva far scendere le
persone, quando erano già salite. Poteva bloccare in fase di salita, ma non far
scendere forzatamente della gente che stava viaggiando, pur senza biglietto. Il
conducente stava guidando e non poteva intervenire, perché automaticamente
avrebbe ritardato il programma di esercizio e questo non va bene. Avrebbe dovuto
chiamare o segnalare alla direzione che avrebbe fatto intervenire dei
controllori. L'azienda chiede ai dipendenti di usare atteggiamenti sempre
professionali, senza alcuna discriminazione. Il titolo di viaggio deve essere
chiesto all'italiano come all'extracomunitario. A volte il biglietto viene
chiesto agli italiani e non agli stranieri, perché sembra che ci sia un
accanimento verso gli extracomunitari ed è un'immagina brutta da vedersi.
Cosa pensa delle esternazioni offensive del vostro autista?
Sono espressioni che non vanno dette. Sulla z221, tuttavia, che passa vicino al
campo che si trova in fondo a via Borgazzi, salgono molti rom che ci hanno
creato diversi problemi. Certe cose si possono pensare, ma non si possono
esprimere. Bisognerebbe sempre mantenere un atteggiamento professionale e
educato, ma non è facile. Gli autisti sono tanti e ognuno ha la propria testa,
nonostante la formazione, spesso agiscono in autonomia. Diversi controllori sono
stati rimossi dalla loro mansione per i loro atteggiamenti. Ognuno di loro è
sottoposto a un periodo di verifica in cui si valutano i loro comportamenti.
Ogni sei mesi l'azienda fa le proprie valutazioni e decide se sono idonei a
svolgere la mansione. Molti non sono in grado o perché troppo aggressivi o
perché troppo poco determinati. Noi chiediamo di agire senza discriminazione, ma
con professionalità ed educazione.
Benedetta Guerriero
fonte:
http://it.peacereporter.net