Segnalazione di Dhyan Gandha Emanuela Risari
Le carte false comunali sui Rom di Fossarmato di Giovanni Giovannetti
- da
ilprimoamore.com
«Bluffano sui dati, raccontano balle...» Ricordate? Cominciava così un mio
articolo del dicembre scorso, poco dopo lo sgombero "politico" del Centro
comunale di prima accoglienza a Fossarmato, «uno sporco gioco sulla pelle di
uomini donne e bambini rumeni» cacciati in mezzo a una strada. Quello sgombero
fu un atto di puro arbitrio, senza il supporto di un'ordinanza del sindaco
(obbligatoria in questi casi) preceduta dalla divulgazione di falsi dossier e da
un'infamante campagna di criminalizzazione orchestrata dal sindaco Cattaneo e
dall'assessore Assanelli, due che si dicono cristiani.
I falsi dossier erano opera di Carla Galessi, la superpagata dirigente dei
Servizi sociali (96 mila euro annuali in pubblico denaro), superpagata per
raccontare balle galessiche ai cittadini pavesi e al Prefetto che, fidandosi, ha
poi firmato sette decreti di allontanamento a carico di persone appartenenti a
cinque famiglie (di famiglie il Comune ne ha infine cacciate dieci).
In solitudine, dalle colonne di questo blog, avevo denunciato l'incredibile
misto di razzismo e menzogne; sei mesi dopo, la conferma arriva da una sentenza
del Tribunale di Pavia, a cui Radu Romeo – assistito dalla Cgil e dagli avvocati
Francesca Segagni e Sara Brusoni – unico tra loro, si era fiduciosamente
rivolto: accolto il ricorso, annullato il provvedimento.
La sentenza commenta anche le false carte comunali: in una nota del 7 settembre
2009 la dirigente dei Servizi sociali ha sostenuto che Radu «non è immune da
precedenti penali e di polizia, conduce un tenore di vita non idoneo alla sua
situazione, ha rifiutato una borsa lavoro […] non è integrato nella società
italiana». Dunque «si sospetta che il suddetto possa trarre il proprio
sostentamento da attività illecite». In uno Stato di diritto si sarebbe sentito
il dovere di esibire prove, documentare fatti, invece in Comune «si sospetta...»
e in prefettura nemmeno si sospetta che si tratti di una sòla costruita ad arte,
così come è stato infine accertato: né sugli aggiornatissimi certificati dei
"carichi pendenti" né sul "casellario giudiziale" figurano procedimenti penali a
suo nome, così come non risultano i millantati precedenti penali.
La banda Galessi-Cattaneo-Assanelli infierisce anche sui tre figli di Romeo: «I
maggiorenni non risultano inseriti nel tessuto nazionale. Il Comune di Pavia
ravvisa, per loro, gli estremi di una situazione di "drop-out"» ovvero «il
rifiuto dei predetti di seguire un percorso di integrazione, probabilmente
dettato dall'esempio del padre». Insomma, per i contaballe comunali Romeo è un
mostro. Allora forse stupiranno nell'apprendere che il Tribunale pavese ha
accertato che è vero esattamente il contrario; e bene hanno fatto e fanno i
figli di Romeo a seguire l'esempio del padre: il maggiore frequenta assiduamente
e con profitto un istituto professionale; i voti – recita la sentenza – sono
«spesso al di sopra della sufficienza», dimostrando un costante «impegno,
volontà di apprendere, buona conoscenza della lingua italiana e perfetta
integrazione nel tessuto scolastico e sociale». La secondogenita, pur avendo
perso l'anno «ha in programma di iscriversi a giugno ad un corso serale». Quanto
al più piccolo, la certificazione rilasciata al giudice Confalonieri dal
dirigente scolastico sottolinea «l'ottimo rendimento in tutte le materie» e una
più che «buona disponibilità a relazionarsi con gli altri nel rispetto delle
regole di convivenza». Su rispetto delle regole e della civile convivenza è
dunque il caso che Cattaneo, Assanelli e Galessi prendessero lezioni da questi
piccoli Rom e dai loro genitori: come si legge nella sentenza, «il loro
comportamento dimostra quanto la famiglia li stia educando in maniera corretta,
insegnando loro l'importanza dello studio e il rispetto delle regole di buona
convivenza».
Non è finita: nella sentenza leggiamo che Radu Romeo è un «lavoratore autonomo
integrato nel tessuto socio economico del Paese, dispone per se stesso e per i
propri famigliari di risorse economiche sufficienti per la conduzione di
un'esistenza dignitosa, non è un onere a carico dell'assistenza sociale […] e
non rappresenta un pericolo per la società»: sono motivi sufficienti per
annullare il provvedimento prefettizio, emesso il 12 novembre 2009, dodici
giorni prima che Radu venisse cacciato dal centro di Fossarmato insieme a moglie
e figli.
La prefettura ha perso, Romeo ha "vinto", in forza di una sentenza che
restituisce dignità a lui e credibilità allo Stato di diritto.
Ma quale dignità potrà fingere di avere ora la bugiardissima Carla Galessi? Come
dimenticare quell'altro falso dossier infamante su presunti episodi di
prostituzione minorile tra i Rom ospitati nel Centro di San Carlo? Che dire poi
dell'altrettanto bugiardo sindaco Cattaneo, secondo cui quelli come Romeo «non
si vogliono integrare? E l'assessore Assanelli? Aveva ritagliato su di loro la
menzogna degli «uomini difficilmente difendibili». E ora?
- Parte lesa è la Prefettura, che ha creduto ai falsi dossier di sindaco
e assessorato, esponendosi così a una sonante figuraccia.
- Parte lesa sono i cittadini, di fronte alla sistematica irrisione delle
norme da parte di chi invece ne dovrebbe garantire il rispetto.
- Parte lesa sono le dieci famiglie rumene illecitamente sgomberate da
Fossarmato e da San Carlo, le stesse che, coltivando non infondati pregiudizi
verso istituzioni così profondamente illiberali e antidemocratiche, sfiduciate,
hanno subito la violenza comunale, senza nemmeno provare a far valere i loro
diritti di esseri umani prima che di cittadini.
- Parte lesa sono le istituzioni, quelle rese astratte da chi erige muri
– a Fossarmato come in Borgoticino – di fronte a ogni realtà dinamica e fuori da
coro.
- Parte lesa è la ragione, sistematicamente irrisa da chi coltiva la
cultura dell'odio, chi promuove Pavia come terra di frontiera senza più spazi
sociali né sensibilità umana. E lo fa solo per nascondere l'incapacità di
interazione tra la politica accattona e le esigenze del territorio, oltre che
con la vita delle persone.
Pubblicato da il 27-05-10
Comunque la pensiate serena notte a TUTT* e miglior risveglio