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Roma_Daily_News
23 marzo 2010 - SEVİM SONGÜN - ISTANBUL -
Hürriyet Daily News
Molti Rom che sono stati spostati negli appartamenti del quartiere di
Taşoluk forniti dall'Amministrazione dell'Edilizia di Massa (TOKİ),
sono ritornati nel loro quartiere originario e nei dintorni di Sulukule per
ragioni culturali e socio-economiche. Molti dicono che le spese per i [nuovi]
appartamenti sono oltre le loro capacità ed anche che lì la vita non è
sostenibile, perché preferiscono case col cortile da condividere con parenti e
vicini
I Rom vivono una vita nomade dopo le demolizioni a Sulukule
Secondo gli osservatori e le OnG, i membri della comunità rom di Istanbul
continuano a vivere come nomadi dopo la demolizione delle loro case, nonostante
i nuovi appartamenti offerti dal governo.
Dopo che le case dei Rom che vivevano nel quartiere Sulukule del distretto di
Fatih a Istanbul sono state distrutte, durante un progetto di trasformazione
urbana guidato dal comune di Fatih negli ultimi tre anni, agli affittuari è
stato permesso di spostarsi in appartamenti costruiti dall'Amministrazione
dell'Edilizia di Massa, o TOKİ, nel quartiere di Taşoluk, sempre a
Istanbul nel distretto di Gaziosmanpaşa.
L'iniziativa fa parte degli sforzi del governo per migliorare gli standard di
vita dei Rom in Turchia, ma i membri della comunità rom di Sulukule dicono di
soffrire ancora per i risultati delle demolizioni.
Spostarli non ha risolto i problemi
Spostare alcuni Rom a Taşoluk non ha fornito una soluzione, dato che molti
di loro hanno fatto ritorno a Sulukule soltanto qualche mese dopo, avendo
venduto i loro appartamenti.
"Abbiamo potuto rimanere lì [a Taşoluk] solo quattro mesi. Non era adatta
per noi," dice Faruk Say, un Rom ritornato a Sulukule. Dopo che la casa di Sulukule
che aveva in affitto con sua moglie e due bambini era stata demolita, Say aveva
scelto di spostarsi negli appartamenti TOKİ a Taşoluk. Dice che vivere
a Taşoluk era socio-economicamente difficile per loro.
"Lì per noi non c'era vita. Dopo le nove le strade sono buie. E' un quartiere
solitario," dice Say. "Le spese mensili del nostro appartamento erano superiori
a quel che potevamo permetterci."
"Dovremmo guadagnare 1.000 lire turche al mese per vivere negli appartamenti a Taşoluk.
Ci sono molte altre spese oltre all'affitto, per esempio il gas, l'elettricità e
le spese dell'appartamento," dice Say.
Quasi la metà è tornata
I Rom vivono e lavorano a Sulukule sia come musicisti che come venditori,
conducendo una vita a basso reddito ed anche i loro affitti sono bassi. Pero il
comune ribatte che ai Rom sono state fornite buone opportunità a Taşoluk.
"Erano tutti in affitto, ma avevano anche la possibilità di acquistare
l'appartamento, pagando 250 lire al mese," dice Mustafa Çiftçi, coordinatore di
progetto per il comune di Fatih.
Dopo 15 anni di pagamenti mensili, avrebbero potuto essere proprietari
dell'appartamento, dice Çiftçi, aggiungendo che tutti hanno ricevuto dal comune
100 lire come supporto. Però, Çiftçi deve concordare che quasi la metà dei 127
Rom mandati a Taşoluk hanno venduto o affittato l'appartamento e sono
tornati a Sulukule o nei quartieri circostanti.
Però secondo Hacer Foggo, della Piattaforma Sulukule, le cifre sono
inferiori. Dice che solo sei o sette famiglie sono rimaste a Taşoluk.
"La maggior parte ha venduto la sua casa a partire da 5.000 lire e sono tornati
nel loro vecchio quartiere. Ma ora si spostano come nomadi da una casa
all'altra, perché non possono pagare l'affitto," dice.
Foggo, che lavora presso l'Associazione Zero Discriminazione, ha raccontato a
Daily News che dovrebbero essere fatte ricerche a Sulukule per studiare i
bisogni dei locali, prima di far partire il progetto di trasformazione urbana.
"Dovrebbero essere esaminate le ragioni per cui i bambini non frequentavano la
scuola o i disabili non lasciavano le loro case, e prodotti progetti sociali per
migliorare la loro vita," ha detto.
Sevcan Küçükatasayar, 20 anni, ex affittuario a Taşoluk ritornato a
Sulukule, dice che non potevano vivere in un appartamento. "Avevamo l'abitudine
di vivere in una grande casa col giardino. Tutti i nostri parenti erano nello
stesso quartiere. Ma a Taşoluk, mio padre ha aperto una casa da te, ed ha
fatto bancarotta perché nessuno ci andava," dice.
Nel contempo, alcuni Rom dicono di essere felici a Taşoluk. "Quanti hanno
un lavoro stabile possono viverci," dice Şahin Kumralgil, che vive a Taşolukma
passa il tempo a Sulukule.
Secondo Şükrü Pündük, capo dell'Associazione Rom di Sulukule, molti dei Rom
tornati a Sulukule sono anche stanchi di parlare alla stampa ed hanno
perso la speranza di un futuro migliore.
Rimozione di una sentenza discriminatoria
Il deputato di Bursa Ali Koyuncu, del partito di governo Giustizia e Sviluppo (AKP)
ha anche preparato una proposta che chiede la rimozione di una sentenza con
connotazioni discriminatorie, riporta l'agenzia Anatolia news. La sentenza
recita: "Il Ministro degli Interni è responsabile della deportazione di zingari
e nomadi stranieri."