Noblogo
Jan. 20th, 2010 at 12:47 PM
Il Casilino 900 è giusto che sia chiuso.
Sarebbe giusto che chi c'ha vissuto in questi anni trovasse una condizione di
vita diversa dall'eterna condanna al "campo nomadi", una casa vera e non un
container. Fuori da un recinto presidiato da telecamere ... fuori dal
pregiudizio. Ma questo non è permesso. Non qui a Roma.
Riporto un bel pezzo da ReteRom, il sito degli amici di Stalker, accompagnandolo
da mie fotografie.
Un omaggio alla memoria che viene negata allo sfortunato popolo Rom.
Ho avuto il privilegio di parlare circa un anno fa con chi abitava questa
bellissima casa.
Persone di una profondissima umanità, in particolare la padrona di casa che mi
parlava delle speranze in un futuro migliore con la saggezza di chi atavicamente
è abituato a seguire con rassegnata sopportazione l'eterno ciclo degli eventi.
MERCOLEDÌ 20 GENNAIO 2010
Tabula rasa
Oggi è il 19 gennaio del 2010
È cominciato lo sgombero del Casilino 900
È anche l’anniversario dell’occupazione della facoltà, la Pantera
20 anni di stalker e non riesco a dormire
Poche ore fa la demolizione della casa di Hakya
La casa in cui è nata Savorengo Ker
Ho visto saltare in aria di seguito
Le lamiere del tetto, i montanti in legno, un divano rosso, le scale
La ruota simbolo dei Rom al centro della facciata
Il cavallino accanto, ricordo dell’antico mestiere della famiglia
I gocciolatoi intagliati alla maniera di Hakya
Una stufa di ferro incastrata nei denti della ruspa
Un quadro ad olio con signora, un manifesto di Eminem
Un manifesto di Benito Mussolini, si davvero
Hakya ridendo ha detto ad Azzurra “era un parente.
La foto di un antenato!”
Ho immaginato il punto di vista di chi demolisce
Un video ripreso dalla cabina del macchinista
Di chi sono le mani su quelle leve?
Di chi guarda il video.
Telespettatori educati a non sapere
ora deformano la realtà guidando il video
Sicuri dietro il vetro del parabrezza
il macchinista esegue, demolisce la casa
magari una casa non ce l’ha nemmeno lui.
Una signora dice “io non ci voglio andare nei campi”
Un poliziotto “il campo di Salone
è un albergo a cinque stelle rispetto a questo”
indica la casa di Hakja in macerie,
io penso di no, sono sicuro di no, perché lo so, io so
una poliziotta aggiunge “ma a Salone ora c’è anche la ludoteca,
l’asilo dei bambini dentro al campo”
un’altra poliziotta “ d’estate ci mettono anche la piscina”
le signore Rom ci scherzano sopra, loro non lo sanno
non sono mai state a Salone, nessuno le ha mai portate
a vedere i container, neanche i mariti
Gli daranno un container di 18 metri quadri per sei persone
tre metri quadri a testa
riscaldamento, bagno, acqua e luce elettrica
e tutto intorno, stretti ogni 3 metri,
solo container e spazi tra i container
un posto dove incontrarsi è stato soppresso
per fare posto ai nuovi container per il Casilino 900
sulla recinzione ci sono 50 telecamere
non ci sono gli spazi per i mercatini
né dove lavorare i metalli, riciclare oggetti
sono tu non ci sono altre persone oltre ai Rom,
alle guardie e alle associazioni che li sorvegliano
e li portano a scuola, in città, città?
insomma oggi abbiamo visto demolire la casa di Hakya
e Azzurra dice di aver visto Mussolini
f.c.