Di Fabrizio (del 19/01/2010 @ 11:12:27, in Italia, visitato 1891 volte)
Sempre sulla situazione del campo di
via Salone a Roma, Eugenio Viceconte segnala un
suo video
di poco tempo fa
Alla conferenza della Federazione Romanì il rappresentante del campo
di via Salone chiede aiuto alla federazione preoccupato per la situazione di
molti della comunità che si trovano senza documenti di soggiorno. E' il problema
che 3 mesi dopo si sta proponendo con i rom che vengono mandati al CARA di Castelnuovo di Porto
Rassegna da NoBlogo:
Anna
Pizzo - Sulla situazione del trasferimento al CARA dei Rom del campo di Salone
Jan. 18th, 2010 at 4:17 PM “Vorrei sapere per quale ragione è stato deciso di trasferire una parte dei
rom di via Salone presso il Cara di Castelnuovo di Porto che non è un luogo
adatto ad ospitare intere famiglie rom, per la maggior parte nate e cresciute in
Italia, ma è un centro provvisorio per rifugiati richiedenti asilo”.
Sono le stesse perplessità espresse ieri notte da questo blog.
Anna Pizzo ci mette il cuore nel suo essere consigliere regionale.
Questa mattina era al Campo di Salone, e tra le altre cose ha messo l'accento
su:
- continuità scolastica dei bambini che frequentano le scuole del territorio e
che verranno invece trasferiti lontano dai propri istituti scolastici (ci sono
circa 50 km tra Castelnuovo di Porto e la zona della Rustica dove è il Campo di
Salone)
- la durata, ad oggi sconosciuta, della deportazione in un luogo inadeguato
- il rischio di disgregazione dei nuclei familiari dovuto alla permanenza in un
luogo, il CARA, che non è in grado di garantire una vita normale e regolare alle
famiglie con bambini.
Il gioco
dei bussolotti ... Jan. 18th, 2010 at 7:46 PM
Forse nelle vecchie fiere qualche zingaro dalla mano veloce c'avrà provato a
far fessi i gagé gonzi con il gioco delle tre carte, con le tre tavolette o con
i bussolotti. Un peccato veniale.
Questa volta a Roma il banco del gioco dei bussolotti lo tengono il Sindaco
Alemanno ed il prefetto Pecoraro che gestisce la perpetua emergenza nomadi.
Con il valido aiuto della Croce Rossa, tra una baracca, un container ed una
camerata in un CARA cercano di far sparire lo "Zingaro" sotto gli occhi di
tutti.
Questa mattina si è cominciato al Campo di Salone, che sta poco oltre il
raccordo zona La Rustica.
130 persone che senza nessuna logica vengono inviate a Castelnuovo di Porto in
una struttura classificata come
CARA ed a cui viene appiccicata l'incongrua
definizione di "richiedenti asilo".
La logica dello spostamento al CARA non è chiara.
Perché mai mandare interi nuclei familiari, sloggiandoli dal container che
occupano da anni, in una camerata lurida di un CARA per sbrigare una situazione
anagrafica ormai pluri decennale?
Le dichiarazioni di Marco Squicciarini della Croce Rossa lasciano più che
perplessi, cito dall'articolo di E. Forceri:
“La decisione è stata presa da Comune e Prefettura e ha riguardato le persone
che non avevano documenti in regola e avevano fatto richiesta d'asilo - ha
spiegato Marco Squicciarini, coordinatore per l'emergenza rom della Croce rossa
Italiana - Il prefetto si è anche impegnato a chiudere l'istruttoria per le loro
richieste in 15 giorni invece dei due mesi necessari. Questo per tranquillizzare
i rom che stamani non volevano partire”.
....
“Qualcuno ha deciso di andarsene - ha continuato Squicciarini - comunque alla
fine dell'esame delle richieste, chi ha diritto tornerà nella sua casetta di
Salone. Proprio per fugare i loro dubbi, abbiamo lasciato loro le chiavi e dal
Cara potranno venire ogni giorno a controllare che tutto sia a posto. È prevista
soltanto una disinfestazione interna alle casette”.
La gente di via di Salone ha paura che questa operazione si risolva in una
ingiusta espulsione verso paesi, che neanche più conoscono. Speriamo che non sia
vero e questa storia della "richiesta d'asilo" si risolva finalmente nei
documenti di soggiorno di cui hanno bisogno.
La testimonianza di questa paura la trovate già nelle parole del rappresentante
del campo alla conferenza della Federazione Romanì che si è tenuta Roma il 30
ottobre scorso.
E dal racconto di Enza Forceri, e da voci raccolte da amici al Casilino 900,
è chiaro che il gioco dei bussolotti rischia anche di diventare una lotta al
massacro tra disperati.
La gente di Via Salone va via dal container senza un motivo credibile e con la
pura di vedersi scalzata dalle persone del Casilino 900.
Quelli del Casilino 900, che domani cominceranno a muoversi per via Salone,
hanno il fondato timore di trovarsi nella situazione di dover affrontare
l'ostilità da parte dei vecchi residenti.
Al Casilino la comunità ha indetto un assemblea per giovedì.
Riporto dal gruppo del Casilino 900 questo appello del portavoce del campo: ... oggi siamo nella emergenza di un trasferimento del campo del Casilino 900
chiedo una assemblea generale delle associazioni , cittadini, comitati di
quartieri, professori universitari, giornalisti e di tutti coloro che ci
conoscono o abbiano la voglia di conoscerci
che si terrà giovedì ore 15 nel piazzale FIGLI DI UN STESSO PADRE
siete tutti invitati
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