Da
Roma_Francais
Onofrei Miclescu, presidente dell'associazione Caravana Romilor -
LyonCapital.fr par Burlet Laurent
Si chiama Onofrei Miclescu e vive da quindici anni in Francia,
nell'agglomerato di Lione. Come tutti gli altri Rom dell'Est, conosce le
bidonville e gli squat. Ma lui ha avuto una possibilità in più. Dopo
l'espulsione nell'agosto 2007 dall'occupazione di La Soie, dove viveva assieme
ad altre 500 persone, è stato rialloggiato dal sindaco di Villeurbanne.
Da allora, vive in una piccola casa con tre dei suoi figli, ed un pezzo di
terreno a disposizione. Però, non ha dimenticato gli altri che continuano ad
errare. Nel maggio 2007, ha creato la sua associazione, Caravana Romilor, volta
a "difendere i Rom nell'accesso ai loro diritti all'impiego, alla
scolarizzazione, alla formazione, all'alloggio o alla sanità" ma ugualmente per
"cambiare l'immagine dei Rom in Francia e nell'agglomerato". Per il momento, la
sua associazione recluta soprattutto tra i Rom di Craiova, città nel sud della
Romania dove lui stesso è originario. Attualmente, i suoi "associati" si trovano
nell'ex officina di Saint Jean Industries, avenue Viviani a Vénissieux.
E' in materia di alloggio che i Rom della Caravana Romilor sono più avanti.
Domandano una "platz" (un terreno) dove installare delle case mobili.
"Occorrerebbe che gli abitanti utilizzassero le prestazioni familiari della CAF
ed un piccolo reddito durante alcuni mesi per apprendere il francese e formarsi.
Non è impossibile. Nantes e Parigi l'hanno fatto", precisa Onofrei Miclescu.
Seconda importante rivendicazione: il diritto al lavoro ancora fortemente
limitato sino al 2012. "In Romania ho lavorato come conducente professionale. Ma
qui, con la tassa che devono pagare le imprese, mi è difficile trovare un
impiego". Il presidente dell'associazione fa "una promessa al prefetto": "Se
otterranno gli stessi diritti degli Italiani o degli Spagnoli, i Rom non
eserciteranno più le attività illecite che oggi sono loro necessarie per vivere.
Oggi, non abbiamo niente, è normale che si sbagli!"