Questa mattina (ieri ndr) è stato eseguito il provvedimento di
espulsione dal campo comunale di via Bonfadini di alcune famiglie Rom.
Sicuramente ne seguiranno a breve degli altri.
C.ca 300 agenti, in tenuta antisommossa, hanno occupato l'area impedendo
anche alla tv e ai fotoreporter di accedere e documentare l'accaduto, come se il
"campo" fosse una sorta di "teatro di guerra"...
Vale la pena di ricordare che il pretesto per l'intervento è stata la
constatazione del possesso anche di un solo immobile sul territorio nazionale da
parte di uno dei componenti la famiglia.
Peccato, come sanno bene i servizi sociali e gli operatori del presidio
sociale che se ne occupano, che tale "requisito" non sia estensibile ad
un'intera "famiglia allargata" che somma al proprio interno più nuclei
familiari.
Inoltre, avverso tale provvedimento era stato mosso regolare ricorso al TAR
e, tra due giorni, sarà in discussione la richiesta di sospensiva del
provvedimento medesimo.
L'ordine di abbattimento delle strutture abitative non è stato mostrato nè ai
legittimi proprietari della casetta nè all'avvocato lì presente.
Probabilmente si è trattato dell'ennesimo abuso e non è stato esibito perchè...
inesistente.
Quello di stamattina non solo è uno degli atti istituzionali più gravi che si
siano perpetrati in questa città, "molto più grave" di tutti i precedenti
sgomberi che lo hanno preceduto perchè segna il concreto inizio dell'abbandono
di ogni politica sociale verso i cittadini rom (tra l'altro, italiani e
residenti...), ma anche un motivo di profonda vergogna per chi non ha sentito il
dovere e la necessità di far sentire la propria voce e prendere una posizione
chiara di condanna.
Il Direttivo
Opera Nomadi Milano
Per maggiori informazioni:
operanomadimilano@tiscali.it -
mauriziopagani@operanomadimilano.org