Da
Hungarian_Roma
Una donna rom di mezza età è stata colpita diverse volte da assalitori
sconosciuti ed è morta a Kisléta, nella contea di Szabolcs (Ungheria del nord
est). Sua figlia è rimasta ferita nell'attacco. János Lázár, presidente del
Comitato Parlamentare per il Rafforzamento della Difesa Nazionale e della Legge,
ha chiesto una sessione straordinaria del Comitato che abbia luogo giovedì (oggi
ndr) alle 13.00, durante la quale il Ministro della Giustizia illustri al
Comitato sull'omicidio di Kisléta e sulla successione di crimini simili.
La donna di 45 anni è stata colpita a morte, sua figlia di 13 anni
severamente ferita da ignoti assalitori nella notte tra domenica e lunedì (Kisléta,
con 1.900 abitanti, è a 60 km. da Tiszalök e 30 km. ad est di Nyíregyháza).
Dichiara la polizia che in seguito all'uccisione, József Bencze, Alto
Commissario della Polizia, ha raddoppiato la taglia offerta per ottenere
informazioni sull'identità dei criminali coinvolti negli attacchi contro i Rom.
Il premio di 100 milioni di fiorini è il più alto nella storia della
criminologia ungherese (l'ultima taglia, 25 aprile, assommava a 50 milioni di
fiorini). L'Ufficio Nazionale Investigazioni lunedì all'alba ha assunto la
direzione dell'indagine sul crimine commesso in Kisléta.
La donna, colpita dai proiettili di una arma a pallini, abitava in una delle
ultime case in una strada ai limiti del villaggio. I proiettili l'hanno colpita
al torace, alla testa e al braccio. La figlia è stata ferita al collo e al
braccio ed è stata trasportata all'ospedale András Jósa di Nyíregyháza.
Le condizioni della ragazza si sono stabilizzate e sono soddisfacenti, per
quanto serie, ha detto Pál Felföldi, primo traumatologo (...) Dato che non ci
sono testimoni oculari, la polizia sta aspettando che la ragazza esca dall'unità
di cura intensiva a cui è sottoposta, sperando di ottenere informazioni sugli
assalitori.
Potrebbero essere due di loro
L'investigazione sulla scena del crimine, la ricostruzione dei fatti e la
ricerca e gli interrogatori degli eventuali testimoni sono continuati sino al
primo pomeriggio in via Bocskai, dietro la quale ci sono campi di mais. Lì
vicino una strada non asfaltata porta verso Nyírbogát, probabilmente il percorso
scelto dagli assalitori per la fuga.
Secondo l'Agenzia Stampa Ungherese (MTI), i colpi sono stati esplosi da due
fucili da caccia, il che significa che gli assalitori erano almeno due. La
polizia ha trovato le cartucciere, che sono state consegnate agli esperti
dell'Ufficio Investigazioni di Budapest.
Secondo la MTI, gli esami hanno accertato che armi da fuoco simili sono state
adoperate in diversi attacchi contro i Rom. Secondo la polizia, diversi dettagli
dell'attacco coincidono rispetti ad altri assalti contri i Rom. E' per questo
che le indagini sono state prese in carico dall'Ufficio Nazionale
Investigazioni, che ha aperto un'inchiesta per tentato omicidio contro diverse
persone.
Sono stati uditi tre-quattro colpi
Il sindaco Sándor Pénzes ha detto che i vicini hanno sentito tre o quattro
colpi, domenica tra le 23.30 e le 24.00. L'assalitore o gli assalitori hanno
aperto a calci la porta ed iniziato a sparare. Le vittime sono state ritrovate
dai membri della famiglia. La ragazza non è ancora stata interrogata, dato che è
ancora sottoshock. Le sue ferite sono serie, attualmente è in unità di cura
intensiva, non ci sono informazioni precise sulle sue condizioni.
Secondo Sándor Pénzes, nel villaggio le relazioni tra Ungheresi e Rom sono
molto buone. "La vittima era una gran lavoratrice. Cresceva da sola sua figlia,
in condizioni pulite e salubri". - dice il sindaco. Mária B. era vedova e aveva
due figlie. La famiglia lavora regolarmente e usufruisce anche del'assistenza
sociale. "Tutto il villaggio è sorpreso per questa esecuzione. Non sappiamo cosa
possa aver motivato gli assassini." - ha detto il sindaco a MTI.
Romedia Foundation, Budapest , 4 August 2009
Extracts from Index.hu, Hungary, 3 August 2009, 7 a .m.