Da
Roma_Francais (sui villaggi d'inserimento, era stato già pubblicato un
parere critico.
Diamo voce anche all'altra campana con una testimonianza che sembra positiva)
domenica 17.05.2009, 04:48 -
La Voix du Nord
Discreti al punto di suscitare paradossalmente l'interesse dei vicini, le
due famiglie rom installate a Halluin vivono una "esperienza positiva" secondo
l'associazione di inserimento che assicura il loro seguimento...
"L'esperienza è per il momento positiva, il progetto va bene..." E' Karim
Louzani ad affermarlo. Lui che dirige l'AFEJI, un'associazione d'inserimento,
deve assicurare il seguimento di due famiglie rom installate a Halluin. Uno
degli indicatori più positivi è la riuscita scolarizzazione dei cinque bambini.
"Tutti nel pubblico e con una buona partecipazione dei genitori che vegliano
sulla loro assiduità", rincara Louzani. Perché la volontà di queste due
famiglie è di fondersi nel decoro di Halluin sembra reale. "I genitori sono
iscritti nel dispositivo di insegnamento della lingua... E le relazioni col
vicinato vanno bene grazie all'intervento degli assistenti sociali". Al punto
che questi "ritorni positivi" permettono oggi di pensare che la malfidenza dei
primi giorni ceda il passo ad un sentimento più sfumato.
Anche se, sul posto, paradossalmente nessuno si stupisce della loro relativa
discrezione. "Ormai non sperano che una cosa, poter lavorare [...]", prosegue il
direttore dell'AFEJI. E qui è evidente che le cose si complicano. "Tutto resta
legato alle domande di regolarizzazione, all'avviso dalla prefettura. Dobbiamo
rispondere a degli imperativi legali, ma abbiamo buone speranza. I documenti
sono in corso di regolarizzazione..." Seguite dalle CCAS (Cassa Centrale
delle Attività Sociali ndr), beneficiarie di
Restos du coer, le
due famiglie rom non prevedono che una cosa, secondo Karim Louzani: "Lavorare per
pagare l'affitto".
PATRICK SEGHI