Una premessa necessaria. Quella che segue potrebbe essere giudicata a
prima vista una "non notizia" o peggio, un modo per stornare fondi e
risorse comuni con la "solita" scusa del rispetto dei diritti delle
minoranze.
Chi legge queste cronache, almeno dai tempi di Pirori, saprà che
nell'Europa Orientale (in particolare Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria,
Romania) è politica comune "confinare" i bambini rom, soprattutto nei
paesi medio/piccoli, nelle cosiddette "scuole per ritardati mentali".
Uno scandalo, almeno seconda la nostra mentalità, che in determinate regioni
coinvolge sino all'80% della popolazione scolastica rom.
Aggiungerei un'ultima considerazione: spesso quando ci si riferisce al
razzismo, si equivoca sulla sua natura, pensando che sia una forma di pensiero o
di azioni dettate dall'ignoranza e dalla mancanza di cultura. O anche, si cerca
di giustificare il fenomeno come sottoprodotto dell'ideologia della destra.
Eppure questo razzismo, non solo è profondamente radicato in quelle
società (la segregazione scolastica si è imposta già al tempo del comunismo
reale), ma nasce in ambienti colti e istruiti, nei provveditorati o nei
ministeri. Soprattutto, non è (purtroppo) un fenomeno residuale o del passato,
chi avesse ancora dubbi, può rileggersi cosa diceva poco più di un anno fa, l'ambasciatore
EU in Slovacchia.
Da: Beata Olahova su http://groups.yahoo.com/group/Slovak_Roma_News
Con settembre 2005, gli studenti Rom del comune di Trnava che sinora sono
stati ammessi nelle scuole per ritardati mentali, avranno la possibilità
di accedere ad alcune scuole pubbliche.
L'iniziativa è stato fortemente sponsorizzata dalla Lega dei Giuristi per i
Diritti Umani, e riguarderà circa 90 studenti tra i 6 e i 16 anni, che
accederanno alle scuole pubbliche di Limbova e Gorky. L'integrazione avviene col
consenso dei loro genitori o tutori legali.
Il progetto prevede anche la frequenza a lezioni supplementari, e servizi
gratuiti come mensa, fornitura di materiale scolastico e scuola bus. In classe
l'insegnante di ruolo sarà affiancato da assistenti assunti per lo scopo di
seguire l'affrancamento scolastico e di tenere i rapporti con i genitori.
Ciò è stata reso possibile dalla piena adesione del Ministero
dell'Istruzione e dall'appoggio del consiglio comunale di Trnava. Il Ministero
ha anche fornito il supporto finanziario al progetto, tramite i Fondi Sociali
Europei. In futuro è possibile che l'iniziativa venga allargata ad altre scuole
pubbliche cdittadine e della regione.
Columbus Igboanusi, PhD
-
Director League of Human Rights Advocates
Nota: Trnava si trova nella Slovacchia Occidentale, 45 Km. NE da Bratislava,
lungo il fiume Trnávka sulla linea direttrice di traffico Bratislava-Žilina.
E' capoluogo distrettuale. Nel suo centro storico sono diverse le chiese
cattoliche, tanto da essere conosciuta anche come la "Roma della
Slovacchia"