Da
Czech_Roma
12/4/2009 - Venerdì il Tribunale Cittadino di Praga ha rigettato il reclamo del
Rom ceco Jaroslav Suchy, che aveva chiesto 500.000 corone al Ministero
dell'Istruzione, accusando la repubblica di averlo deprivato di un'istruzione
adeguata. Suchy, 31 anni, dichiara di essere stato spedito in una scuola
elementare per bambini con difficoltà di apprendimento nel 1985, soltanto a
causa della sua origine etnica e sociale. Il tribunale ha concluso che Suchy non
ha provato la sua accusa. D'altra parte, Suchy può appellarsi al verdetto. Il
ministero ha puntualizzato che le performance di Suchy nella scuola per
bambini "lenti" mostrano che non sarebbe stato in grado di studiare in una
scuola standard.
Ma Suchy ha obiettato che lo staff del pensionato infantile dove è cresciuto
gli dava dei sedativi, aggiungendo che a quel tempo era una pratica
istituzionale usuale per calmare i bambini iperattivi. Gli alunni delle
cosiddette "scuole speciali" erano generalmente considerati ritardati mentali ed
era molto difficile per loro ricevere istruzione secondaria.
Scrive Pravo che nel 1999, Suchy passò un corso per completare le elementari
e nel 2005 fece gli esami per la scuola superiore alla scuola secondaria romanì
di Kolin, nella Boemia centrale. Suchy dice di aver deciso di compilare un
reclamo dopo che la Corte Europea dei Diritti Umani a Strasburgo, nel 2007,
parteggiò per 18 Rom cechi che avevano fatto causa per essere stati mandati in
una scuola elementare per alunni con difficoltà di apprendimento ad Ostrava,
nord della Moravia.
© The Prague Daily Monitor