Zingari d'Italia - Flickr, fotografia spontanea, reportage indipendente
Di
Fabrizio (del 14/04/2009 @ 00:10:14, in
media, visitato 1973 volte)
Da venerdì 17 aprile a sabato 23 maggio 2009
presso XYZ -spazio espositivo multidisciplinare per le arti applicate - Via Inferiore, 31 - 31100 TREVISO
info: info@c151.com 0422 1780383
Con la collaborazione di Mauro Raspanti e la Scuola di Pace (Bologna).
Fotografie di: Giorgio De Acutis (Roma), Fabio Del Piano (Roma), Valter Molinaro (Milano), Marco Donatiello (Torino), Eugenio Viceconte (Roma).
"Zingari d'Italia" una mostra dedicata alla libera condivisione delle immagini fotografiche.
Nel 2007, dopo l'omicidio di Giovanna Reggiani per mano di un abitante del campo nomadi di Tor di Quinto, si scatenata in Italia una massiccia campagna politica e mediatica contro la popolazione Rom e Sinta.
L'antico conflitto a bassa intensità contro gli zingari, da sempre percepiti come rappresentazione vivente del "corpo estraneo" -irriducibilmente asociale,"ostinatamente" diverso, insopportabilmente misero- esplode di colpo portando con sé un seguito di ordinanze di sgombero e interventi della pubblica autorità, accompagnati prima da un'attiva partecipazione dei mezzi di informazione con fotoreportages e articoli di sapore razzista-, poi da disgustosi atti di violenza della popolazione "civile" (incendi dei campi e aggressioni).
Durante questa campagna, ancora in corso, Giorgio_72, crea su Flickr un gruppo di condivisione fotografica chiamato "Zingari d'Italia".
Oggi, a due anni dalla sua nascita il pool del gruppo conta più di ottanta membri, fotografi professionisti, amatori e occasionali che regolarmente postano le loro immagini scattate nei campi nomadi.
Abbiamo deciso di metterle in mostra per riflettere su quanto il consumo di queste immagini, meno selezionate e meno funzionali alle esigenze di propaganda dell'editoria tradizionale, stiano cominciando a mutare radicalmente il nostro rapporto con la fotografia. "Zingari d'Italia" rappresenta un esempio di come la fotografia digitale e i suoi mezzi di diffusione virtualmente"illimitati e gratuiti" stiano mettendo non solo in crisi il reportage professionale, ma soprattutto stiano erodendo il nostro rapporto con l'immagine ottica.
Le immagini di "Zingari d'Italia", esposte assieme a una collezione di copertine illustrate sui settimanali italiani dal primo novecento al tardo dopoguerra, sembrano liberarci almeno un po' da quell'iconografia fantasiosa dello "Zingaro" romantico-nomade-criminale-asociale-subumano.