Da
Roma_ex_Yugoslavia
12 febbraio 2009
NIŠ - La Lega per il Decennio Rom chiede alle autorità di affrontare il
problema delle "persone legalmente invisibili", i cui nomi sono spariti dai
registri elettorali.
Per iniziare, è necessario adottare una legge sulle procedure di
riconoscimento per la soggettività legale.
"Si stima ci siano circa 10.000 'persone legalmente invisibili', la
maggioranza delle quali sono membri della comunità Rom, che è assolutamente ai
margini della società," dice il coordinatore della Lega, Osman Balić.
Prolungando il problema della soggettività legale, i Rom sono sempre più
spinti nell'isolamento sociale,e così si impedisce loro l'esercizio dei loro
diritti e libertà fondamentali, come il diritto alla salute e all'assistenza
sociale, all'istruzione e al diritto di voto, spiega Balić.
"E' inaccettabile che la Serbia abbia aderito quattro anni fa al Decennio Rom
e non si sia registrato nessun progresso nel risolvere sistematicamente il
problema della categoria di persone più a rischio ed esclusa tra la popolazione
Rom," dice.
Balić puntualizza che la piena integrazione di queste persone richiede non
solo l'adozione di una legge retroattiva sulla registrazione, ma anche
cambiamenti sulle leggi che governano la cittadinanza, i documenti personali
d'identità, e le regolari procedure di registrazione per i registri elettorali e
di residenza.
La Serbia presiede per quest'anno il Decennio Rom, che copre il periodo dal
2005 al 2015.