Da
Roma_Benelux
by DAVID MARK 09/12/2008 - EUOBSERVER / COMMENT
Con i mercati mondiali fratturati ed i gruppi dell'estrema destra che
guadagnano forza in tutto il continente, l'anti-ziganismo è drammaticamente
cresciuto negli ultimi anni. Vivendo spesso ai margini della società, i Rom sono
diventati il bersaglio di violenza razzista attraverso l'Europa, con attacchi
questo autunno in Italia, Repubblica Ceca e Ungheria.
[...] Come avvocato Rom a Bruxelles, mi chiedo cosa significherà la
recessione economica per la mia gente?
Le economie sviluppate si stanno indebolendo e nell'Europa dell'est la crisi
sta iniziando a rallentare la crescita in maniera drammatica. La recessione
economica ci riguarderà tutti, ma colpirà per primi e più forte i Rom. Se non ci
saranno al più presto azioni dalla UE, andiamo incontro al disastro.
I leader dei 27 stati membri UE si sono riuniti l'11 dicembre per il summit
europeo. I leader UE dovrebbero usare questa opportunità per potenziare la
Commissione Europea a sviluppare una Strategia Quadro per l'Inclusione dei Rom,
incluse quindi le politiche di sviluppo, coordinamento, controllo e valutazione.
I Rom immigrati dall'est Europa hanno contribuito al boom edilizio, fornendo
mano d'opera a buon mercato in Spagna, Italia e altrove. Quando questo boom
improvvisamente finirà e le industrie lasceranno migliaia di lavoratori a casa,
i Rom saranno i primi a perdere il lavoro, a causa specialmente delle
preesistenti discriminazioni e stereotipi negativi.
Per i Rom disoccupati, il quadro è ancora più scuro.
I governi stanno spendendo milioni di euro per stimolare gli affari ed il
settore finanziario attraverso incentivi fiscali o prestiti governativi, mentre
si restringono i bilanci per le aree come quelle dell'istruzione. Per colmare la
lacuna di quanti hanno perso recentemente il lavoro, gli stati intendono
approntare programmi che aiutino le famiglie numerose ed i disoccupati a lungo
termine.
Una volta che i programmi di assistenza vengono tagliati, non vengono più
restaurati. Questi programmi erano già stati criticati intensamente prima della
crisi; molti politici li intendevano eccessivamente pesanti anche per un periodo
economico migliore. Alcuni critici ritengono che senza questa rete di
salvataggio, i disoccupati a lungo termine saranno più motivati nel
cercare lavoro. Ma quando questo è stato tentato, è fallito.
Per risolvere problemi come la disoccupazione a lungo termine e la povertà,
dobbiamo rivolgerci alle loro cause sistematiche. Per i Rom questo significa
sfidare le discriminazioni e ampliare le opportunità per lo sviluppo
dell'istruzione e delle capacità.
Anti-ziganismo
La crisi finanziaria obbligherà l'inclusione Rom ad abbassare i propri
obiettivi? Con un'estrema destra in crescita e l'economia sotto sforzo, se non
sarà sotto controllo l'anti-ziganismo diventerà sempre più rampante. Cresceranno
le tensioni tra i Rom e la popolazione maggioritaria.
Il mese scorso, atti di violenza squadrista sono stati rivolti contro la
comunità Rom di Litvinov, nella Repubblica Ceca, mentre in Ungheria estremisti
di destra hanno ucciso quattro Rom durante alcuni incendi dolosi. Abbiamo paura
che altri governi europei seguiranno la voce dell'Italia, patrocinando il
profilo razziale e misure anti-Rom per rispondere ad una popolazione arrabbiata.
I programmi di integrazione si arresteranno col taglio dei servizi sociali, ed i
Rom saranno più marginalizzati di prima.
In un'Unione Europea, le economie sono interdipendenti, e temi come quelli
delle migrazioni incrociano con le opportunità istruttive e le condizioni
sociali nel continente. Nel 2008, abbiamo visto che l'esclusione sociale in
Romania può essere un problema italiano, spagnolo o francese. Sono sfide
condivise e dobbiamo progettare assieme le nostre strategie. Mentre i
finanziamenti possono essere limitati in questi tempi difficili, azioni
coordinate e standard chiari assicureranno il massimo da ogni sforzo.
L'Europa non può permettersi di avere circa 10 milioni di cittadini incapaci
di affrontare un'economia moderna perché sono stati obbligati nelle scuole
speciali. Non può permettersi crisi sanitarie che nascono in quelle comunità
dove sono stati tagliati i servizi sociali. Nemmeno può permettersi la violenza
e l'insicurezza incoraggiate da attitudini razziste.
Se i Rom vogliono rompere il circolo vizioso della povertà, i programmi di
istruzione effettiva, salute e anti-discriminatori sono critici. La crisi
finanziaria rende le tematiche Rom più urgenti che mai, e soltanto un'azione UE
concertata ed a lungo termine creerà il cambio di cui abbiamo bisogno.
David Mark is co-ordinator of the European Roma Policy Coalition and a
Soros Fellow
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