Il campo comunale di via Bonfadini 39 - Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Gli Zingari fanno ancora paura?

La redazione
-

\\ Mahalla : Articolo
Il campo comunale di via Bonfadini 39
Di Fabrizio (del 14/12/2008 @ 09:09:19, in casa, visitato 4502 volte)

CityRom ha ripreso la presentazione di alcuni campi sosta comunali del milanese. Oggi si parla del campo di via Bonfadini, domani di quello di via Impastato.

(@2008 google - Immagini @2008 digitalGlobe, Cnes/Spot image, GeoEye)

L'"area abitativa comunale per cittadini di origine rom e sinti" di via Bonfadini occupa un triangolo di 5.000 metri quadrati nei pressi dell'Ortomercato, i cui lati sono definiti dai binari del passante ferroviario. Vi si accede con una strada cieca che, dopo aver attraversato un'area di stoccaggio dell'Ortomercato, passa al di sotto della ferrovia e sbuca in un'isola tra i binari occupata interamente dal campo. Emergendo dal sottopassaggio – che è l'unico accesso all'"isola" da quando, qualche anno fa, due passaggi a livello sono stati eliminati – Milano scompare e ci si trova improvvisamente in un altro continente. Progettato dal Comune nel 1987 come "area di sosta attrezzata per roulotte e case mobili", per alcune famiglie di rom abruzzesi che dagli anni sessanta si erano stabiliti in un terreno nelle vicinanze, il campo si presenta oggi come uno slum costituito da un denso agglomerato di case mono-famigliari autocostruite, alcune in muratura, altre in legno e qualche casa mobile e roulotte. Varcato l'ingresso – costituito da uno spazio libero che interrompe la schiera di case rivolte verso l'interno del campo che ne recintano il perimetro, - ci si trova in un villaggio brulicante di vita. Tra le case e le auto parcheggiate i bambini giocano mentre gli adulti si dedicano alle più svariate attività: chi aggiusta una motocicletta, chi cucina, chi pialla in un laboratorio di falegnameria a cielo aperto, chi semplicemente chiacchiera in gruppo seduto davanti a casa. Dappertutto fervono lavori di ristrutturazione, manutenzione e ampliamento delle casette. Il disegno delle piazzole di 200 mq originariamente assegnate ad ogni famiglia per parcheggiare l'auto e la roulotte o la casa mobile non si riconosce più. Come racconta M. A.- una giovane abitante del campo in attesa di essere riconfermata mediatrice culturale dal Comune - non appena il campo comunale fu pronto, nel 1987, e furono assegnate alle famiglie le piazzole in cui dovevano trasferirsi per liberare l'area dove vivevano da vent'anni, tutti cominciarono a costruire casette di legno e da allora nel villaggio i lavori per renderle sempre più confortevoli non si sono mai interrotti. Il Comune aveva predisposto il campo come un campeggio, con la possibilità di collegarsi alla rete elettrica e con un blocco di servizi comuni - gabinetti e docce con l'acqua fredda - ma la maggior parte delle famiglie ha provveduto in proprio ad allacciare la propria abitazione alla rete fognaria e all'acqua. Ora quasi tutte hanno l'acqua corrente e il gabinetto in casa. Secondo le informazioni fornite dal Nucleo problemi del territorio della Polizia locale, la maggior parte delle costruzioni abusive sono state condonate per “stato di necessità".

Nel campo vivono oggi 25 famiglie, per un totale di circa 120 persone, tra cui moltissimi minori. Secondo Valerio Pedroli dei Padri Somaschi, l'associazione che si occupa di assistenza e mediazione sociale nel campo di via Bonfadini, la posizione e la struttura del campo ne fanno un ghetto destinato fin dalle origini ad essere un vivaio di disagio e asocialità. Il tentativo dell'associazione è quello di mettere in comunicazione il campo e il territorio, soprattutto attraverso progetti che coinvolgono i bambini del campo che frequentano le scuole del quartiere e i loro genitori.

M.A.: La mia famiglia è venuta dall'Abruzzo negli anni Sessanta in cerca di lavoro. I genitori di mia madre in Abruzzo vivevano da sempre in casa, quelli di mio padre si occupavano di cavalli e si spostavano con la roulotte. Noi non siamo nomadi, siamo sedentari e ci siamo dovuti costruire da soli questa casa, con il bagno, la cucina e lo spazio per vivere in sei persone. I bambini vanno a scuola e hanno bisogno di spazio. Abbiamo già ricevuto una denuncia per abuso edilizio ma siamo stati assolti perché abbiamo fatto i lavori per necessità, per avere una casa dove vivere. Ora stiamo facendo altri lavori e abbiamo paura di ricevere un'altra denuncia. Non capisco perché ci denunciano, noi abbiamo reso la nostra casa a norma, ora i soffitti sono dell'altezza giusta, l'impianto elettrico è a norma e abbiamo usato materiali a norma per gli incendi. Qui tutti sistemano continuamente la propria casa, per renderla più comoda. Fanno il bagno con l'acqua calda, la ampliano perché i figli si sono sposati. In questo campo vivono le stesse famiglie che c'erano quando è nato, ma i figli sono cresciuti, si sono sposati e hanno avuto dei bambini. C'è ancora l'abitudine di sposarsi giovani - questi che si stanno costruendo la casa qui a fianco hanno vent'anni e tre figli - e per tradizione la nuova famiglia resta a casa dei genitori dello sposo. A me piace vivere qui perché sto vicino ai miei parenti e perché ora che abbiamo sistemato la casa mi trovo bene. Ogni tanto c'è qualcuno che va a vivere fuori dal campo, in una casa normale, come una ragazza che fa la mediatrice culturale come me. Ma sembra che il Comune non le rinnovi più il contratto perché da quest'anno solo chi vive nel campo può fare la mediatrice culturale. Trovo che sia assurdo: lei al campo conosce tutti, viene sempre, non è necessario abitare nel campo per fare il lavoro di mediazione culturale. Noi rom abbiamo la nostra cultura e il nostro lavoro di mediatrici coi bambini che vanno a scuola, i loro genitori e le maestre è molto importante. La mia collega aveva un lavoro e poteva pagare l'affitto fuori dal campo e ora che le tolgono il lavoro che cosa fa? deve tornare ad abitare nel campo?

Valerio Pedroni: Il campo si trova ai margini di una zona storicamente indigente e disagiata di grandi case popolari. Nella zona più decentrata e marginale di una zona marginale, chiuso tra i binari della ferrovia. Questo significa che è destinato all'emarginazione. Tra gli adulti c'é una percentuale impressionante di persone in carcere o agli arresti domiciliari. C'è una situazione di povertà non certo materiale, perché a nessuno manca da mangiare, ma immateriale, di disagio sociale. Nel campo ci sono due tendenze opposte: da una parte una tendenza centrifuga, che riguarda le donne e i minori che rifiutano fortemente di vivere in campo e che vorrebbero una situazione abitativa diversa. Dall'altra una tendenza centripeta, di chi cerca di rimanere nel campo, un po' perché ha paura di quello che c'è fuori, e il campo diventa una forma di protezione dai pericoli esterni, e un po' anche perché per certi versi costituisce una zona franca. Il campo sicuramente favorisce il formarsi di percorsi devianti e rappresenta un ostacolo alla riuscita un percorso positivo di uscita dall'emarginazione.

Alcuni degli abitanti del campo ora vivono in case popolari – alcuni le occupano abusivamente, altri invece ne hanno ottenuta una –, altri hanno provato ad andare a vivere in una casa popolare, non ci sono riusciti e sono tornati al campo. Sicuramente il campo, sia per quelli che ci vivono, sia per quelli che abitano nelle case popolari, costituisce ancora il centro nevralgico della comunità sociale.

Dal momento che il problema è che questo campo è un esempio di esclusione sociale allo stato puro e non ha nessun tipo di comunicazione con il territorio, quello che intendiamo fare col nostro intervento è portare il territorio nel campo e il campo nel territorio. Il territorio è ossigeno e noi dobbiamo fare in modo che le due realtà, campo e territorio, si parlino. La prima cosa che abbiamo fatto è stato conoscere molto bene il territorio - i comitati d'inquilini, le parrocchie, gli oratori, le varie associazioni di volontariato, le istituzioni – e cercare di portare gli adulti a usufruire dei servizi che questo offre, creando alcune prime occasioni di conoscenza reciproca. Nello stesso tempo stiamo cercando di creare occasioni per portare persone del territorio all'interno del campo attraverso il volontariato, in modo tale che questo circuito di ossigeno cominci a funzionare. Lavoriamo molto con i minori e la scuola: ci sono, tra elementari e medie, circa trenta minori iscritti. Lavoriamo insieme a due mediatrici culturali del campo e gestiamo uno “sportello scuola" con alcuni insegnanti delle elementari e delle medie, cercando di proporre ai minori anche attività extra-scolastiche sul territorio, concertate insieme alle scuole stesse. E gli adulti, in un certo senso, si ancorano alle traiettorie dei minori. Per cui, se un ragazzo del campo inizia a frequentare il doposcuola e conosce un altro ragazzo, le due famiglie riescono a parlarsi più facilmente. Questo moto che abbiamo cercato di innescare sembra dare i primi risultati, tenendo conto che siamo in questo campo solo da febbraio. Ma il percorso evidentemente è molto lungo e il lavoro da fare è con tutte le istituzioni, il Comune di Milano in primis.


(Il sopralluogo al campo è stato effettuato il 17 ottobre 2008, l'intervista a Valerio Pedroni il 25 ottobre 2008)

Articolo Articolo Commenti Oppure (22) Storico >> Stampa Stampa

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


08/09/2024 @ 01:39:33
script eseguito in 29 ms

 

Immagine
 Dale Farm: The Big Weekend... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 1525 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< settembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
           
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source