Segnalazione di
Eugenio
Viceconte e Maria Grazia Dicati
Curare gli indigenti, soprattutto i bambini, è un dovere deontologico per
tutti i medici, ma è un imperativo etico per un paese civile.
Non cancelliamo con un decreto un diritto costituzionale
…." chi di questi ti sembra stato il prossimo di colui che fu ferito dai
briganti ?"
Quello rispose "chi ha avuto compassione e si è preso cura di lui"
ed Egli disse "va e fa anche tu lo stesso" (Vangelo secondo Luca)
Appello promosso dalla Segreteria Provinciale FIMP
( Federazione Italiana Medici Pediatri ) di Modena
L'art. 32 della Costituzione Italiana sancisce come diritto fondamentale
dell'individuo il diritto alla tutela della salute e garantisce agli indigenti
il diritto alle cure gratuite, anche nell'interesse della collettività.
Il DL 286/ 98 all'art. 35 prevede la gratuità delle cure urgenti ed essenziali
anche agli stranieri non iscritti al SSN, privi di permesso di soggiorno, e
privi di risorse economiche e non prevede nessuna segnalazione, salvo i casi di
obbligatorietà di referto, come per i cittadini italiani.
La Lega Nord - Padania ha presentato attraverso 5 Senatori un emendamento che
prevede l'abrogazione del comma 5 dell'art. 35 e abolisce la gratuità della
prestazione urgente ed essenziale agli stranieri non iscritti al SSN e privi di
risorse economiche, e propone inoltre l'obbligo per le autorità sanitarie di
segnalarli all'autorità competente.
I Pediatri di libera scelta aderenti alla FIMP ( Federazione Italiana Medici
Pediatri ) operanti nel SSN, sottoscrittori di questo appello, ritengono
gravissimo tale emendamento che finirebbe per respingere in sacche di esclusione
la popolazione più indigente e ne richiedono il ritiro:
esso non è soltanto la negazione di un diritto costituzionalmente sancito, ma
costituisce anche un pericolo per la tutela della salute della collettività, per
la mancata cura di patologie anche gravi, con conseguente rischio di diffusione
e rappresenta inoltre un pericoloso passo legislativo verso l'abolizione del
diritto alla cura.
Ritengono inoltre che la segnalazione all'autorità competente di un paziente
indigente sia in aperto contrasto con il codice etico ordinistico al quale i
medici debbono attenersi e di cui affermano il primato.
Denunciano con preoccupazione che tale emendamento priverà della assistenza
sanitaria essenziale migliaia di bambini divenuti "per Decreto invisibili e
senza diritti" in totale contrasto con la Convezione ONU sui diritti del
fanciullo e richiedono che lo Stato Italiano firmatario con L. 176/91 della
Convenzione ONU di New York del 20.11. 1989 sui diritti del fanciullo garantisca
ad ogni minore straniero il pieno diritto di usufruire delle prestazioni mediche
pediatriche a prescindere dalla regolarità del soggiorno.
Richiedono quindi a tutti i colleghi Pediatri, a tutti i Medici, agli Operatori
Sanitari e a tutti i Cittadini Italiani ai quali stanno a cuore i fondamenti
dello stato sociale e la solidarietà di sottoscrivere questo appello.
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l'appello