Da
Roma_ex_Yugoslavia
The Boston Globe Facendo rivivere una cultura, un accordo alla volta
By Andrew Gilbert, Globe Correspondent - (Photo Mike Bowring)
19 settembre 2008 - La banda zingara serba Kal è in missione per salvare la
cultura romanì dal kitsch,
dalla discriminazione e dall'assimilazione. Oltre alla maestria stupefacente, le
armi primarie del combo di sette componenti nella lotta alla
marginalizzazione sono l'attitudine al rock 'n' roll e la resistenza accanita
alla ghettizzazione stilistica.
"Sento fortemente la mia identità nazionale, quella è la mia origine," dice
il fondatore di Kal, il chitarrista e voce solista Dragan Ristic, parlando dalla
sua casa di Belgrado. "Ma vivo anche nel XXI secolo. Rigetto fortemente lo
stereotipo della musica Rom, che dev'essere per forza tradizionale. C'è un'altra
strada su cui la musica Rom si può sviluppare, un posto per la nuova cultura Rom
nell'Europa contemporanea."
Ristic lanciò la banda nel 2004 assieme al fratello Dushan, che si è
trasferito in California ma continua a condurre la Scuola Estiva
Amala, un'organizzazione
culturale nel loro villaggio natale di Valjevo, in Serbia. Almeno la quarta
generazione musicale nella famiglia Ristic, i fratelli sono stati svezzati
all'orgoglio zingaro dal padre, un pioniere dell'istruzione dei Rom. Ma hanno
anche assorbito molta musica contemporanea, da Leonard Cohen a Iggy Pop da Manu Chao
a B.B. King.
Nel fondare Kal, i Ristic hanno cercato un cast disparato di musicisti,
incluso il fisarmonicista Dragan Mitrovic, il violinista Djordje Belkic, il bassista Branko Isakovic,
i percussionisti Neat Junuzi e Vladimir Stojkovic, e Vladan Mitrovic alla
fisarmonica e alla voce. Al posto di radicarsi nelle cadenze rom balcaniche, la
band disegna uno spettro internazionale di stili, incorporando arpeggi
chitarristici flamenchi, ritmi mediorientali, passi di rock ed acuti clarinetti
turchi.
"Siamo in parte musicisti Rom dei sobborghi di Belgrado, e in parte
suonatori professionisti di diverse bande di rock 'n' roll a Belgrado," dice
Ristic. "Sono due mondi differenti che non si sarebbero incontrati se non ci
fosse stata Kal."
La banda ebbe la prima notorietà nel 2006, quando il suo album omonimo
prodotto dall'etichetta tedesca
Asphalt Tango
raggiunse la cima delle classifiche europee della world-music, un avvenimento
senza precedenti per un ensemble Rom balcanico. Molto del fascino di Kal
proviene dalle su e performance ad alta energia e dal loro atteggiamento sul
palco. [...]
In diverse maniere, Kal è un'estensione dell'amore di Ristic per il teatro.
Produttore rispettato, lasciò Belgrado per Budapest nel 1999 e fondò la premiata
compagnia teatrale indipendente Vareso Aver (Qualcos'Altro).
Nel 2004 si attenuava l'isolamento politico della Serbia, e Ristic ritornò a
Belgrado per trovare un rinascimento culturale sotterraneo della città, con la
caduta di
Slobodan Milosevic. Invece di continuare la carriera teatrale, Ristic decise che
la musica forniva un megafono molto più potente al suo messaggio. E l'enorme
popolarità di Kal manda un potente segnale al pubblico più desiderato da Ristic,
giovani Rom che si stanno allontanando dalla loro cultura.
"Nei nostri concerti per l'Europa vedo tanta gente Rom, e questa è una delle
mete più importanti," dice Ristic. "Siamo capaci di mostrare a questa nuova
generazione una nuova maniera per esprimersi com Rom."
La situazione per i Rom nei Balcani continua ad essere precaria. Affrontano
una discriminazione diffusa nell'alloggio, impiego ed istruzione, sono oggetto
di stereotipi e miti senza fine. Dalle loro origini nell'India settentrionale, i
Rom iniziarono a disperdersi attraverso l'Europa e il Mediterraneo nell'XI
secolo [...]
Come nota Isabel Fonseca nel suo inestimabile libro del 1995, "Seppellitemi
in Piedi: gli Zingari e il Loro Viaggio", l'immagine romanticizzata dello
Zingaro nomade è in forte contrasto con la realtà di secoli di schiavitù in
Romania, schiavitù che durò sino alla fine del XIX secolo.
L'organizzazione che cura il tour nordamericano di Kal,
Voice of Roma, è una
delle OnG che lavora far affrontare la difficile situazione dei Rom, colpiti
dalla caduta del comunismo e dalle guerre seguite alla disgregazione della
Yugoslavia.
Fondata da Sani Rifati, un Rom di Pristina - la capitale del Kosovo, e dalla
sua moglie americana, Carol Bloom, Voice of Roma ha lasciato il segno nei
circoli musicali producendo nel 2004 il tour americano della leggendaria
cantante Rom macedone Esma Redzepova. Rifati vede Kal come un benvenuto sviluppo
nella cultura Rom.
"Quello che stupisce è un giovane gruppo dalla Serbia che suona musica
tradizionale romanì assieme al beat urbano," dice Rifati dal suo ufficio a
Petaluma, in California. "Sono rockabilly, rock, jazz, blues e latini, ma
mantengono le loro radici. Nei paesi balcanici, c'è questo turbo-folk con donne
mezze nude, spazzatura senza niente musicalmente. Ma Kal ha attirato una vasta
gamma di pubblico, specialmente tra i giovani, con un nuovo suono che è romanì
senza ombra di dubbio."
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