Da
Roma_Italia
L'Alleanza Civica Rom chiede al ministro degli affari esteri di far
pressione sulle autorità italiane perché forniscano informazioni sulle
indagini condotte riguardo gli eventi dell'agosto 2007 quando in un campo a
Livorno morirono quattro bambini Rom in un incendio.
"Il 14 settembre abbiamo commemorato un anno dalla sepoltura dei
quattro bambini Rom che morirono la notte tra il 10 e l'11 agosto, in un
incendio nel campo alla periferia di Livorno [...]. Diversi giorno dopo,
l'incendio fu rivendicato da un gruppo estremista italiano chiamato "Gruppo
Armato per la Pulizia Etnica" (GAPE), dichiara Iulian Stoina, direttore
esecutivo dell'Alleanza Civica Rom di Romania (ACCR), all'inizio di una lettera
spedita a Lazar Comanescu, ministro degli affari esteri e riportata da Mediafax.
La lettera indica che, anche se le indagini condotte dalla polizia
italiana sono durate circa un mese, [...] dopo un anno dal "tragico evento"
non ci sono risposte ufficiali riguardo i risultati di queste indagini.
"Inoltre, le attività e l'atteggiamento delle autorità italiane sinora
indicano un maggior interesse nel cacciare i Rom dal paese, piuttosto che
nell'assicurare alla giustizia i colpevoli dell'uccisione. Adesso, un anno dopo
i funerali dei quattro bambini Rom, richiediamo all'istituzione che lei
conduce di far pressione perché siano rese pubbliche le informazioni sui
risultati dell'indagine nell'indicare i responsabili dell'incidente," dice la
lettera.
L'Alleanza Civica Rom di Romania chiede al ministro degli affari esteri
"di coinvolgersi attivamente nel risolvere questo tragico caso".
La notte tra il 10 e l'11 agosto 2007, quattro bambini Rom perirono in un
incendio in un campo improvvisato situato sotto il ponte di un'autostrada
nell'area industriale di Livorno. I loro genitori furono arrestati per
aver abbandonato i minori e non aver fornito assistenza, ma si sono proclamati
innocenti. Le autorità hanno tentato di capire se il fuoco è stato causato da un
incidente o da un atto criminale.
Il gruppo estremista GAPE mandò una lettera ai giornali Il Tirreno e La
Nazione, rivendicando la responsabilità dell'incidente dell'11 agosto e
minacciando altri eventi simili nel caso i Rom non avessero lasciato il
territorio italiano. (DIVERS –
www.divers.ro)