Dopo il post di
ieri sera, ricevo questa testimonianza raccolta sempre da Marco Brazzoduro:
Ragazze
questa mattina dopo aver sentito al Gr regione che un'operazione di polizia
stava cercando ferro rubato al Casilino 900 sono andata a vedere, conoscendo i
rom e le rom e del campo.
Si è trattato di un vero e proprio rastrellamento. Alle 6.30 è arrivato il
comandante Di Maggio della municipale che di sgomberi se ne intende sotto ogni
giunta e hanno cominciato a rastrellare. Era previsto il censimento della Croce
Rossa questa mattina che come alcune sapranno stava procedendo rispettando
alcuni parametri di umanità (volontario, conoscitivo delle condizioni sanitarie
e finalizzato al rilascio di tessera sanitaria). La Croce Rossa che non sapeva
nulla dell'operazione è in effetti arrivata ed è andata subito via.
Hanno detto che l'operazione era su segnalazioni di furti di rame da pali
della luce esterni al campo, tombini e quant'altro.
Caso strano è avvenuto stamattina quando i portavoce di tutte le etnie del
campo erano quasi tutti alla biennale di Venezia con Roma tre a presentare il
progetto della casa.
C'erano più di 10 volanti circa, agenti con spray urticante, manganello e
pistola, un pullman grande della Municipale dove hanno caricato ragazzi, adulti
e anziani. Un anziano si è sentito male ed hanno chiamato un'ambulanza per
portarlo via. Hanno caricato anche due ragazze di 15-16 anni. Una ha denunciato
di essere incinta, è stata portata via perché a casa sua c'erano tute militari
dell'esercito e non ne ha saputo spiegare la provenienza. Un'altra ragazza
evidentemente incinta si è salvata solo per l'intervento delle donne del campo.
Sono tutti all'Ufficio immigrazione di via Salviati.
Ho visto passare pullman Iveco pieni di ogni cosa sequestrata dalle baracche,
i materiali che loro recuperano dai cassonetti, valige loro, un casco, scatole.
Alla stessa ragazza incinta che stavano caricando sul pullman, volevano prendere
i vestiti nuovi di zecca da neonato, che ovviamente secondo loro lei aveva
rubato. Per fortuna aveva ancora gli scontrini e glieli hanno lasciati, ad altre
donne volevano prendere le posate, perché non potevano essere loro. Hanno preso
i generatori nuovi, a chi non ha potuto mostrare uno scontrino. Il Casilino non
ha né luce né acqua, se non avessero i generatori come ci sono in tutti i campi
Rom non avrebbero uno straccio di luce nè frigoriferi. Nel campo ci sono anche
disabili, persone malate di tumore e di epilessia. I frigoriferi sembra stupido
dirlo servono per vivere, metterci il latte dei bambini, medicine come
l'insulina per il diabete di Sevilia.
Hanno portato via anche un ragazzo con carta d'identità italiana e patente.
Il 70% dei Rom al Casilino sono ovviamente senza permesso di soggiorno,
alcuni uomini sono scappati altri presi. Alla fine erano rimaste solo le donne e
i bambini. Gli elicotteri hanno sorvolato basso il campo tutta la mattina.
Sono stati svegliati di soprassalto alle 6.30 da modi brutali, la municipale
è arrivata con loro telecamere e non hanno avuto neanche il buon gusto in alcune
baracche di tenerle spente all'inizio per evitare di riprendere le donne in
pigiama o in mutande.
Nessuno ha messo in evidenza che il Casilino è presidiato dalla Municipale
H24 da luglio scorso, dopo aver sgomberato ogni mezzo auto fuori dal campo e
fatto già la perquisizione delle baracche. Con le makkine loro vendono le loro
cose ai mercati, raccolgono il ferro, accompagnano i bambini a scuola. Rubare il
ferro è reato ma si sa che i Rom vivono (chi può con partita Iva) raccogliendo
il ferro, svuotando le cantine, certo anche rubandolo. Altrimenti come mangiano?
Parlano tutti di refurtiva, Il Tg3 regione scandaloso, (manicotti del ministero
interni, estintori etc.), allora che ci sta a fare la Municipale da luglio
giorno e notte? E soprattutto come fanno a portare dentro tutta questa roba se
non possono più entrare con le makkine?
Stanno preparando lo sgombero o meglio la 'soluzione' finale. Sul Casilino si
gioca molta parte della politica securitaria e 'dimostrativa' di Alemanno. Il
conflitto politico con il Prefetto Mosca, che vuole modi e soluzioni umane, è
forte. E' un'ipotesi sempre più credibile che se vincerà la linea dura e non
vorranno trovare un altro campo dove spostarli (sono 600), porteranno tutti
quelli senza documenti nei CPT e questa volta li rimpatrieranno, smembrando
famiglie intere. Al Casilino sono arrivati nel '70 e nel '90 prima della guerra
nella ex Yugoslavia, dove non hanno più nulla.
Inutile dire la forza delle donne del campo, della loro ironia, del loro
saper stare al mondo tra mille difficoltà ma sempre con il sorriso, soprattutto
quando sentono che sei una persona amica che li vede per quelli che sono, esseri
umani.
Loro vedono senza essere andati a scuola, a noi deve essere l'eccesso di
'cultura' che impedisce di vedere.
Monica Pepe
Aggiungo un comunicato del Gruppo Everyone:
COMUNICATO STAMPA 12 settembre 2008
ROMA, CASILINO 900: AZIONE INTIMIDATORIA DELLE FORZE DELL''ORDINE NEI
CONFRONTI DEI ROM, IN VISTA DELL'ISPEZIONE DEGLI EURODEPUTATI
IL GRUPPO EVERYONE: "I ROM DEL CASILINO SONO TERRORIZZATI E SI TROVANO IN
UN'EMERGENZA UMANITARIA GRAVISSIMA. LA POLIZIA HA MINACCIATO ARRESTI ED
ESPULSIONI E HA INTIMATO AGLI ABITANTI DEL CAMPO ROM DI NON PARLARE CON
ATTIVISTI E GIORNALISTI." IL 19 SETTEMBRE E' INFATTI PREVISTA LA VISITA AL CAMPO
DA PARTE DI UNA DELEGAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Ieri mattina, 11 settembre, un blitz delle Forze dell''Ordine al campo Rom
Casilino 900 di Roma ha portato al fermo di oltre 20 abitanti del campo,
caricati sui pullman della Polizia senza alcuna motivazione e rilasciati dopo
12 ore di angoscia. "Mio padre è stato fermato inspiegabilmente," ha
rivelato un testimone, in attesa del rilascio dei 20 Rom, "siamo preoccupati
per lui. Spero che si risolva tutto per il meglio, ma come si fa a vivere così?
Siamo piantonati dalla polizia 24 ore al giorno, non abbiamo diritti umani e
ci fanno passare per un'organizzazione malavitosa, anche se, in realtà, nel
campo vivono solo famiglie in condizioni disperate. E' impossibile lavorare e la
cittadinanza ci guarda con sospetto. Sopravvivere è un'impresa quotidiana,
sempre più dura, ma è il solo obiettivo che resta, alla gente del Casilino 900".
"Si tratta di un''azione intimidatoria in vista dell'ispezione al campo
Rom, il prossimo 19 settembre, di una delegazione del Parlamento Europeo –
annunciata nei giorni scorsi con una lettera ufficiale dal Presidente del
comitato Libertà Civili del Parlamento Europeo, Gérard Deprez, al ministro
dell'Interno Maroni, agli onorevoli Fini e Schifani e al sindaco
di Roma Gianni Alemanno" dichiarano i leader del Gruppo EveryOne
Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, in contatto con alcuni
testimoni del Casilino. "Un'azione che non ha precedenti in Italia, e che
dimostra quanto il Gruppo EveryOne sta andando dicendo da mesi: è in corso in
questo Paese una vera e propria caccia al Rom, che ne vuole la sua
scomparsa dal territorio nazionale nel più breve tempo possibile".
I rappresentanti di EveryOne hanno infatti parlato con alcuni testimoni
dentro il campo: le autorità hanno già comunicato ai Rom del Casilino che
dovranno presentarsi ancora all'ufficio immigrazione, nel prossimo futuro, e che
rischiano espulsioni e condanne. "Dopo questa azione," proseguono gli attivisti
"i Rom del Casilino 900 sono terrorizzati. Nelle scorse settimane,
sono stati più volte "invitati" a non parlare con i giornalisti e i visitatori e
a non comunicare – soprattutto a noi del Gruppo EveryOne – gli abusi subiti.
Ultimamente, inoltre, agenti di Polizia impedivano ai Rom del Casilino di avere
ospiti e controllavano chiunque entrasse o uscisse dal campo. Una strategia
della tensione aveva creato terrore e sospetto all'interno della comunità. La
delegazione del Parlamento Europeo avrebbe dovuto effettuare visite a sorpresa
nei campi: purtroppo tutti, invece, sanno che il Casilino 900 è uno degli
insediamenti che saranno ispezionati venerdì 19 settembre. Le autorità hanno
anche avvertito tutti" continuano Malini, Pegoraro e Picciau "che più avanti
ogni Rom sarà chiamato dalle Forze dell'Ordine e solo chi se lo meriterà potrà
restare ed evitare problemi con la legge. Le persone fermate non hanno fatto
niente," concludono "ma sono i più attivi testimoni dell'oppressione".
Il Gruppo EveryOne chiede ufficialmente alla delegazione del Parlamento
Europeo che il prossimo 19 settembre ispezionerà il Casilino 900 e ai
parlamentari radicali italiani, unica forza d'opposizione in Parlamento,
di richiedere immediatamente chiarimenti sulla situazione e di incontrare
al più presto, tramite EveryOne, un gruppo di Rom disposto a testimoniare
su quanto accaduto.
Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334 8429527 - (+ 39) 331- 3585406
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