Da Nordic_Roma
31 luglio 2008 1:50am BST - By Agnieszka Flak and Julie Breton
HELSINKI (Reuters) - Aurelia non porta più con sé sua figlia di quattro anni a mendicare per le strade della capitale Helsinki. La donna Rom di 35 anni ha troppa paura che le prendano la bambina per darla in affido.
La Finlandia sta perseguendo i Rom, o zingari, che elemosinano con i loro bambini, minacciando di rimandare madri e figli nel loro paese di origine o di dare i bambini in affido. Lo scopo, dicono le autorità, è di proteggere i bambini.
Ma i gruppi dei diritti umani dicono che la mossa, introdotta alla fine del 2007, è sinora una delle più dure misure anti-Rom d'Europa, e costituisce una forma di ricatto che divide le famiglie invece di proteggerle.
La Finlandia non è sola nell'introdurre misure che i critici dicono essere discriminatorie contro i Rom. L'esecutivo dell'Unione Europea ha sollecitato gli stati membri ad offrire migliori opportunità ai Rom, cui spesso non vengono date pari opportunità di avanzare socialmente.
I Rom dell'Est Europa sono stimati in 9-12 milioni, sono il settore della società più povero nella regione, e molti sono fuggiti nei più ricchi stati occidentali, in cerca di una vita migliore. Ma, spesso, hanno trovato soltanto negligenza, discriminazione e schiacciante povertà.
In Italia, il governo è stato severamente criticato per il piano di prendere le impronte digitali ai Rom, inclusi i bambini, come componente di un severo provvedimento sui crimini, che molti italiani imputano agli immigrati.
I critici dicono che le misure proposte portano alla discriminazione etnica ed alla violazione delle regole UE. L'Italia ha replicato che le impronte verranno prese a tutti i cittadini, una mossa per disinnescare le critiche.
Astrid Thors, Ministra Finlandese per le Migrazioni e gli Affari UE, ha difeso la posizione del suo paese, dicendo che le autorità devono reagire se i bambini sono in pericolo.
"Stiamo cercando di agire nell'interesse dei bambini - Può essere problematico, ma è anche bene che la gente che arriva qui sappia che questa è la regola," ha detto.
Aurelia, che ha rifiutato di dare il suo cognome, elemosina ancora ma le entrate sono diminuite da quando ha smesso di portare sua figlia.
"Mendicare è ancora meglio che avere fame nel paese da cui arrivo," ha detto, agitando il bicchiere di plastica vuoto sul marciapiede vicino alla stazione di Helsinki.
"Alcune delle mie amiche sono andate via perché hanno sentito che i loro bambini sarebbero stati prese. Io non ho altra possibilità. Non ho altri sistemi migliori per appoggiare la mia famiglia a casa."
PIU' ORGANIZZATI
Il governo stima che vivano in Finlandia circa 10.000 Rom, anche se dicono che il numero potrebbe essere molto più alto, perché tracciare i loro movimenti è quasi impossibile.
Molti Rom arrivano dalla Romania e dalla Bulgaria, che hanno raggiunto l'Unione Europea nel 2007.
Quelli arrivati recentemente spesso dormono in tende o in comunità improvvisate sugli svincoli autostradali e raramente hanno accesso al servizio sanitario per prendersi cura delle loro famiglie.
Per legge, i Rom non possono essere deportati, a meno ché non commettano un crimine serio. Mendicare non è illegale.
Quando i Rom mendicanti, una presenza ubiqua nella capitale norvegese Oslo, apparvero per la prima volta l'anno scorso nelle strade di Helsinki, causarono fermento nei media locali e misero in evidenza una certa intolleranza verso gli stranieri.
I Rom non sono l'unico gruppo che ha affrontato la discriminazione in Finlandia, dove spesso la gente è ostile verso i nuovi venuti sino ai recenti segni che l'economia avrebbe sofferto se il paese non avesse adottato un approccio più positivo.
Con un clima duro ed una lingua parlata solo da pochi, la Finlandia sta ora cercando di attrarre gli immigrati per puntellare un'economia indebolita dal rapido invecchiamento della popolazione europea ed una forza lavoro ristretta.
La popolazione della Finlandia è di circa 5,3 milioni e ci sono circa 122.000 stranieri, la maggior parte dalla Russia e dall'Estonia.
Mentre il numero dei mendicanti Rom in Finlandia è ancora piccolo - meno di 100 secondo uno studio del ministro degli interni - la polizia dice che stanno diventando più organizzati ed aggressivi, a volte arrivano su mini bus noleggiati alla bisogna per la loro giornata lavorativa ad Helsinki.
E la presenza dei bambini ha fatto arrabbiare alcuni Finlandesi.
Outi Parkkinen, una madre che vive a Helsinki, ha detto che non potrebbe contribuire a suddividere la colpa dopo aver visto bambini dormire per strada ad una temperatura sotto zero.
Chiede: "La gente dice che la Finlandia non è aperta all'immigrazione ogni volta che si parla dell'arrivo dei Rom. Dovremmo forse lasciarli vagare e rischiare che qualcuno di questi bambini muoia?"
Thors ha detto che la Romania deve assumersi la responsabilità dell'integrazione della sua minoranza nomadica e prevenire che migliaia di persone inondino le altre città europee.
Pure altri stati nordici hanno iniziato a reprimere, specialmente da quando il numero dei mendicanti Rom è cresciuto dal 2007.
Le lamentele contro i mendicanti aggressivi ad Oslo hanno portato l'anno scorso i politici norvegesi a discutere il divieto di elemosina.
Anche se questa proposta è caduta, è nuovamente dibattito aperto che nuovi gruppi di Rom mendicanti, principalmente dalla Romania, hanno iniziato ad arrivare nella città più cara d'Europa.
Circa cinque anni fa, la Danimarca cercava di mettere i bambini Rom in classi speciali e di ritirare gli assegni di disoccupazione ai genitori Rom se i loro figli non frequentavano la scuola. Tutte e due le pratiche sono state ritenute illegali e da allora sono cessate.
(Additional reporting by Sakari Suoninen and Sami Torma in Helsinki, Kim McLaughlin in Copenhagen, Adam Cox in Stockholm and John Acher in Oslo; Editing by Clar Ni Chonghaile)