Ricevo da
Eleonora Casula
In tutta Italia, giorno dopo giorno, i diritti umani e civili del popolo rom
vengono violati dai nostri amministratori. Un popolo, quello dei Rom, tutelato
sulla carta anche in Sardegna con leggi regionali ad hoc che "danno diritti" ai
"nomadi" per "preservare la loro cultura", ma ciò poi non è praticato dai fatti,
o quando si tenta di praticarlo i soldi stanziati dall'assemblea regionale non
bastano mai.
Nella realtà quotidiana, la pacifica vita del popolo rom, viene disturbata da
raid autorizzati con ordinanze di sgombero immediato dove le loro abitazioni
vengono distrutte, i beni frantumati, e le persone vengono lasciate sulla
strada, ma soprattutto vengono puniti i più piccoli delle comunità, bambini e
bambine che già vivono un difficile contesto di inclusione sociale.
A volte ci capita di legger e notizie di sgombero nelle più svariate parti
d'Italia, rimaniamo immobili, quasi siamo certi che qui, nella nostra terra,
questo non potrebbe mai accadere. Invece accade... Qualche giorno fa, è stato
sgombrato e raso al suolo un insediamento rom che sorgeva ai margini di
Terralba, ed ora la piccola comunità, con 28 minori, è profuga per forza, o
meglio lo sarebbe se non esistesse don Giovanni Usai e la comunità il
Samaritano.
L'apporto dato da Don Giovanni Usai che gli ospita nei terreni della comunità
da lui gestita è sicuramente immenso e prezioso, accogliere e dare nuove
certezze in particolare ai minori ha un grandissimo valore umano e sociale,
dovrebbe essere l'esempio da seguire per tutti noi.
Molti membri e militanti della nostra associazione si battono da anni, per il
rispetto e la tutela di questo popolo e soprattutto per i diritti dei piccoli
rom sempre oltremodo violati.
Noi che abbiamo camminato con loro, che abbiamo pianto e festeggiato,
sentiamo un profondo disagio quando leggiamo il battage politico sulla nostra
stampa regionale, e, come tutt* quell* che da sempre si occupano di esseri umani
in difficoltà leggere quotidianamente sulla stampa di amministratori e politici
pro o contro ROM, come se non si trattasse di essere umani con i loro corpi, i
loro sorrisi, le loro gioie, i loro amori e i loro dolori ci fa male. Non basta
e non serve dire IO SONO UNO ZINGARO, IO SONO UN IRREGOLARE come te, non è
utile, non risolve il problema, continua purtroppo a fomentare un'ulteriore
bagarre, ora più che mai serve ora più che mai la SOLIDARIETA' CONCRETA. Per ora
le famiglie rom, e per i loro bimbi, in età scolastica sono ben ospitati presso
la comunità il SAMARITANO, serve tutto, ma soprattutto servono azioni concrete,
come ci ha confermato lo stesso don Giovanni USAI, da lui in prima persona sono
stati accolti umanamente, alloggiano in tende fornite dalla protezione civile,
hanno acqua luce e quel che serve per TIRARE A CAMPARE.
Però non basta, non basta perché lo sgombero del loro campo li ha lasciati
inermi senza nulla. Ora è giunto il momento di dare una concreta mano di aiuto,
perchè questo è quello che vi chiedono ed è quello che ci siamo resi conto che
serve. Soltanto Don Giovanni e i suoi amici non possono bastare e noi ci
troviamo in DOVERE, in DOVERE UMANO, di chiedere aiuto a tutta la popolazione
sensibile a questo problema. Servono con urgenza BENI ALIMENTARI (pasta, sugo,
zucchero, caffè....) ABITI e BIANCHERIA INTIMA, PANNOLINI, LATTE PER BAMBINI;
Giocattoli per i bimbi, MEDICINE di primo soccorso, antinfiammatori,
antistaminici e altro (forniamo la lista a chi la dovesse richiede) - chiediamo
ai medici della provincia di Oristano e anche oltre di aiutarci nella raccolta.
Necessita tutto il vostro aiuto, anche se non potete materialmente economico,
la nostra associazione come sempre fatto fin ora pubblicherà tutto online, per
questo mettiamo a disposizione il nostro conto corrente postale n 83660159
intestato all'associazione EL GATO OBRERO o IBAN IT75 L076 0117 4000 0008 3660
159 bonifici o conto paypal
gatoobrero@yahoo.it con causale "per i bimbi rom di Terralba".
E' necessario fare un'azione concreta, un gesto di solidarietà umana per
ridare fiducia a chi oggi è sotto accusa proprio come se vi fosse in atto una
pulizia etnica. Quello che sta succedendo in questo territorio oramai è
diventato ridicolo. Prima un sindaco rade al suolo un campo per altro ben
sistemato, poi un altro emana un'ordinanza di sgombero immediato, e l'emana non
nei confronti dei Rom ma intima Don Giovanni. A noi sorge il dubbio che si
preferisce vedere le kampine dei rom parcheggiate lungo le strade provinciali
del nostro territorio. Non è più dignitoso e più sicuro per loro stessi e per i
bimbi stare comunque, si accampati, ma accampati in un luogo sicuro e
protetto???Noi siamo e sosteniamo Don Giovanni ma sopratutto stiamo dalla parte
dei Rom, nostri fratelli.
In questi giorni i nostri tanti amici portano avanti una raccolta di beni
necessari e, saremmo come associazione in piazza ad Oristano per raccogliere il
vostro contributo, comunicheremo al più breve ore e luoghi, ma nel frattempo
restiamo a disposizione sulla nostra utenza 3397916117 o su mail
gatoobrero@yahoo.it affinché tutt* i
cittadini che volessero contribuire con un gesto solidale possano farlo
liberamente ed al più presto.
ciao a tutti
eleonora
blog:
http://gatoobrero.blogspot.com