Da
Hungarian_Roma
Scritto da Robert Hodgson - 01/07/08 - Alcuni leader Rom ed una parlamentare
Rom dopo un incontro tenutosi martedì scorso, dicono che un recente "festival di
villaggio" (falunap in ungherese) era in realtà una provocazione razzista tesa
ad intimidire la locale comunità zingara.
Durante l'evento in questione, le autorità del villaggio hanno invitato i
membri del gruppo di estrema destra Magyar Gárda (una branca in uniforme del
partito nazionalista Jobbik) ed una banda di motociclisti razzisti a quello che
normalmente è un giorno rustico tradizionale di musica, cibo e bevute.
Sabato 21 giugno, circa 150 membri della Magyar Gárda ed alcune dozzine
di motociclisti hanno sfilato, sotto scorta della polizia, attraverso l'area del
villaggio popolata dai Rom. La parlamentare Viktória Mohácsi, una delle
parlamentari europee Rom ungheresi,ha descritto l'evento come atto evidente di
intimidazione.
Minacce
Mohácsi ha denunciato di essere stata minacciata dal consigliere locale
András Bényi del villaggio di Fadd nell'Ungheria meridionale. Dopo aver citato
l'evento di Fadd come evidenza del crescere del sentimento antizigano in
Ungheria, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo lunedì scorso, ha
ricevuto una telefonata da Bényi. Il consigliere ha tentato di minacciare
Mohácsi, dicendo"non dovresti difendere gli Zingari criminali" e "noi siamo più
di voi".
Rispondendo alle domande dell'agenzia MTI, Bényi ha riconosciuto di aver
chiamato Mohácsi ma nega di aver fatto minacce. Riguardo le parole di Mohácsi a
Strasburgo, ha detto "non si dovrebbero usare i soldi di chi paga le tasse per
denunciare il proprio paese, e nemmeno dire che gli Zingari sono stati attaccati
a Fadd".
La parlamentare ha chiesto dove si trova l'autorità per impedire simili
oltraggi, perché il lato razzista di tali riunioni è sottaciuto nei rapporti, e
perché sia stato permesso ai paramilitari di Magyar Gárda di marciare per le
strade.
Giorni numerati
In coincidenza, lunedì il Tribunale Cittadino di Budapest si ricostruirà per
la terza volta per decidere il futuro della Gárda. Durante la scorsa audizione
preliminare del 19 maggio, la corte venne recintata per prevenire interruzioni
di dimostranti.
Il caso è stato portato dall'Ufficio del Procuratore Capo di Budapest, che
vuole vedere abolita la Gárda perché svolgerebbe attività non contemplate
nell'atto di fondazione dell'organizzazione. Cita anche una parata del gruppo
nel villaggio di Tatárszentgyörgy, che l'ufficio del procuratore lamenta violare
i diritti umani degli abitanti Rom.
Il gruppo in uniforme è registrato ufficialmente come organizzazione
culturale, ed i suoi fondatori - tra i quali Gábor Vona, il capo di Jobbik -
reclamano di esistere per proteggere l'eredità culturale ungherese e fornire
assistenza in tempo di emergenza nazionale.
Vona ha detto che se la Gárda verrà smantellata come risultato di un giudizio
del tribunale, si riformerà sotto un altro nome.