Scrive Fabio Zerbini
Il campo rom di Bovisa ospita circa 800 persone, ed è sottoposto all'ennesima
operazione di sgombero.
La mattina del 19 marzo, c'è stato il primo tentativo di sgombero
(preannunciato) della baraccopoli, preceduto la sera prima, da un'assemblea di
quartiere, molto partecipata, che, se da una parte ha fatto emergere il disagio
che un simile insediamento crea agli abitanti del quartiere, dall'altra ha
mostrato un atteggiamento tutt'altro che ostile verso i rom. Prova ne è che è
stato attacchinato in quartiere un manifesto dal titolo "Ma sarà così vero
che il degrado del quartiere è tutta colpa dei rom?". Come Comitato Antirazzista
siamo intervenuti segnalando il nostro sostegno all'autorganizzazione dei rom e,
allo stesso tempo, la necessità di sviluppare un movimento antirazzista capace
di individuare il reale nemico comune nella classe padronale, abbandonando
qualsiasi illusione in un possibile ruolo progressivo delle istituzioni
Lo sgombero si è quindi rivelato un atto sostanzialmente dimostrativo anche a
causa della resistenza attiva di un settore importante della baraccopoli. Sono
stati quindi avviati lavori di pulizia di un settore del campo (quello più
limitrofo alla stazione ferroviaria) con il trasferimento delle baracche nella
parte nord della baraccopoli.
Un vero e proprio sgombero è stato preannunciato per le prossime settimane,
anche se il prefetto di Milano sembra propendere per un'ipotesi piu' diluita nel
tempo.
Il consiglio della comunità di Bovisa si è quindi riunito il 20 marzo con
l'obiettivo di definire un piano organizzato di risposta alla minaccia di
sgombero e, allo stesso tempo, per cominciare a individuare soluzioni
alternative all'emarginazione dei campi in cui, da sempre, l'amministrazione
comunale milanese, costringe le comunità rom.
E' emersa inoltre la necessità di rompere l'isolamento politico, di guardare
alla condizione più generale dei lavoratori immigrati e collaborare attivamente
ad un percorso unitario di risposta, in una prospettiva di unità fra lavoratori
immigrati e italiani.
Per questo viene convocata una nuova riunione martedì 25, alle ore 20,30 presso
il campo stesso, aperta alle altre comunità rom e alle organizzazioni cittadine
antirazziste, in cui discutere su questi obiettivi. Il Comitato Milanese
Antirazzista raccoglie e rilancia l'appello della comunità rom di Bovisa, e
invita tutte le organizzazioni antirazziste milanesi a partecipare alla riunione
di martedì sera, per proseguire la campagna contro la criminalizzazione degli
immigrati, in difesa delle comunità rom che continuano ad essere il principale
(e facile) bersaglio di tale campagna, contrastando attivamente il pacchetto
sicurezza varato dal governo Prodi, e rafforzando una prospettiva di lotta e
unità fra gli sfruttati.