Da
Roma_Francais
Un piccolo corteo di dimostranti per vie quasi deserte. Una sessantina di
rom, accompagnati da associazioni e da residenti di zona, hanno protestato ieri
contro la loro espulsione da una casa occupata da otto mesi, a Villeurbanne. "Li
trattano come paria", è insorto ieri Paule, 74 anni, vicino d'occupazione. "Da
un lato, il sindaco ha chiesto loro di lasciare la casa per ragioni di
sicurezza, spiega Pierre, membro dell'associazione Demeurant partout." E
d'altra parte, coloro che non hanno redditi hanno ricevuto ordine di lasciare il
territorio. "E fra le varie situazioni, Kovacù si ritiene vittima di un errore."
"Perché la prefettura vuole che torno in Romania? Io lavoro! ", dichiara,
brandendo una carta dell'Associazione per la formazione professionale degli
adulti." Dinanzi al municipio con i suoi figli, grida nel mégafono: "Libertà,
uguaglianza, scolarità". Nella casa, via Anatole-France 88, sarebbero circa
settanta. La maggior parte di loro, dopo essere stati espulsi da una bidonville
quest'estate, avevano ricevuto aiuto al ritorno, ma poi è ritornata in Francia.
Dalya Daoud - ©2008 20 minutes
20 Minutes, éditions du 17/03/2008 - 00h33