Da
Lameziaweb
Un film che racconta i Rom di Scordovillo grazie anche al contributo
dell'amministrazione comunale di Roma. Determinante anche il sostegno del Comune
lametino che ha patrocinato l'opera nata nell'ambito de "Il teatro che non
c'era", il laboratorio gratuito voluto dal Comune per i giovani aspiranti attori
della città e dell'hinterland.
«Quando ho chiesto ad alcuni rom quali fossero i loro sogni, mi hanno
risposto che non erano capaci di sognare perché i sogni erano così piccoli da
non essere più tali». Francesco Pileggi, regista lametino, racconta com'è nata
l'idea di realizzare "'Ninni 'ninni ad occhi aperti", un film cortometraggio nel
campo rom di Scordovillo: un'opera a metà tra la fiction e il documentario che
con sensibilità e rispetto mostra la drammatica realtà nella bidonville degli
zingari, nel pieno centro cittadino.
Un anno di lavoro trascorso insieme ai nomadi, che tali non sono più, perché
vivono ormai stabilmente sul territorio e ben volentieri hanno accettato di
essere protagonisti di se stessi.
«I film normalmente intesi», spiega Pileggi, «finiscono con l'ultimo ciack, e
gli attori escono di scena. In questo caso i protagonisti hanno continuato a
portarsi addosso il film della loro vita: le immagini, le scene, le battute che
da sempre vivono e si ripetono con loro». Il leit-motiv dell'opera è il sogno
che si personifica in Cosimo, un giovane rom che continua a girare per il campo
vendendo «sogni belli e quasi nuovi, sogni già sognati per tutti». Lo strillone
dell'immaginazione girovaga tra baracche e container trasportando su una
carriola delle cassette di legno per fare la raccolta differenziata dei rifiuti.
Una scena paradossale che suscita ilarità, ma anche profonda riflessione proprio
nel ghetto che nell'immaginario collettivo è sinonimo solo di sporcizia, lezzo
maleodorante e delinquenza. Accostamenti con cui il regista si avvicina molto
alla visione e all'idea pasoliniana dell'emarginazione e del disagio sociale.
"'Ninni 'ninni ad occhi aperti" sarà rappresentato domani sera in anteprima
nazionale a Roma, nella Biblioteca Villa Mercede del quartiere San Lorenzo. Alla
proiezione del cortometraggio parteciperà Massimo Converso, presidente nazionale
dell'Opera Nomadi, ed il vicesindaco di Lamezia Elvira Falvo.
Pileggi, aspettando l'anteprima, ringrazia chi ha collaborato con lui per la
realizzazione del lavoro: da Rosy De Sensi dell'associazione "La strada" a Maria
Concetta Ciliberti e Francesco Palaia che hanno curato le foto di scena, ad
Achille Iera che si è occupato del backstage. Un particolare ringraziamento va a
Ninfa Vescia, docente del Centro territoriale permanente della scuola
"Fiorentino" dov'è maturata l'idea del cortometraggio, in seguito ad un
laboratorio di cinema curato da Pileggi proprio con i rom.
Tante le persone che hanno collaborato in maniera concreta e fattiva perché gli
zingari lametini riuscissero a mostrare un'altra immagine del loro mondo, contro
lo stereotipo del pregiudizio e del luogo comune. "'Ninni 'ninni ad occhi
aperti" vede molte giovani nomadi protagoniste della scena: una vera rivoluzione
per la cultura patriarcale degli zingari che hanno ringraziato il regista.