New Kosova Report
Mentre la maggioranza della popolazione albanese si lamenta della qualità
dell'istruzione in Kosovo, i gruppi minoritari lottano contro ulteriori
difficoltà, dalla mancanza di programmi e di libri di testo, senza accesso
all'istruzione nella loro lingua.
Sehadin Shok della Missione OCSE in Kosovo dice che questo è il caso della
comunità Gorani. Dice: "Negli ultimi quattro anni, hanno affrontato seri
problemi nell'iscrivere i loro bambini all'istruzione primaria." Ci sono circa
8.000 Gorani in Kosovo.
Cadendo tra le crepe
Nel 2003 l'Assemblea del Kosovo ha adottato una legge sulla scuola primaria e
secondaria per le minoranze linguistiche. La legge, d'altronde, non prevedeva
programmi per gli studenti Serbi o i non-Serbi.
Dice Mursel Halili, insegnante gorani e rappresentante della comunità: "Sino
al2003, i nostri bambini venivano istruiti in serbo e seguivano i programmi
serbi."
Le Istituzioni Provvisorie di Auto Governo (PISG), il Ministero
dell'Istruzione, Scienza e Tecnologia in particolare, vuole che la comunità
gorani frequenti i programmi maggioritari, quindi non sono stati creati libri e
programmi in serbo.
"Noi abbiamo continuato ad insegnare secondo i programmi serbi," dice Halili,
"così i bambini non perderanno anni di scuola e potranno continuare verso
l'istruzione superiore qui nella regione."
D'altra parte, il ministero è stato riluttante nel permettere l'uso dei
programmi serbi, e negli ultimi quattro anni, gli studenti gorani non hanno
potuto iniziare puntualmente l'anno scolastico. Le loro scuole sono state
minacciate di chiusura nel 2007.
L'Alto Commissario OCSE per le Minoranze Nazionali, Knut Vollebaek, ha
riconosciuto il problema durante la sua visita in Kosovo tra il 10 e il 15
gennaio. "Il mancato sviluppo di programmi in serbo da parte delle istituzioni
kosovare, sta avendo un impatto negativo sui bambini gorani," dice.
Trovando una soluzione
Nel tentativo di disinnescare le tensioni, nel novembre 2007 la Missione OCSE
ha organizzato tavole rotonde per raggiungere la consapevolezza tra i partners,
il ministero in particolare, sui bisogni e problemi delle minoranze.
"Il nostro scopo era di identificare i suggerimenti e assistere il PISG nello
sviluppare misure per integrare le minoranze e preservare la loro identità,"
dice
Shok. Il testo sarà presto disponibile.
Halili dice che la tavola rotonda con i Gorani è stata molto positiva.
"Abbiamo discusso apertamente il problema coi rappresentanti del ministero -
abbiamo fatto le nostre proposte e discusso le soluzioni possibili," dice,
aggiungendo: "Il fatto che le scuole primarie stiano già funzionando è un
successo."
Mancano i libri di testo
Anche altri gruppi di minoranza affrontano problemi simile. Bosniaci e
Turchi, per esempio, sono senza libri di testo nella loro lingua.
"Non sono disponibili libri di testo per il quinto grado, mentre sono in
preparazioni quelli per il terzo, quarto e ottavo grado," dice Shok. "Per
l'istruzione secondaria non ci sono libri di testo disponibili."
Anche quando i libri sono disponibili, la qualità spesso è povera. La
traduzione dall'albanese è stata fatta da chi parla la lingua ma non conosce la
materia, la fisica, ad esempio," aggiunge. "Così, la terminologia è spesso
sbagliata." Per aiutare a colmare il gap, nel 2007 la Missione ha donato 2.800
libri alla Biblioteca Cittadina di Prizren per i 2.500 Bosniaci del Kosovo.
La Missione ha anche aiutato le comunità più marginalizzate - Rom, Askali ed
Egizi -a migliorare la loro istruzione. Grazie alla Missione, 1.800 bambini e
ragazzi sono stati in grado di raggiungere il livello scolare richiesto dalla
scuola maggioritaria primaria e secondaria.
Scolarizzazione parallela per i Serbi
Mentre queste comunità combattono per migliori condizioni di istruzione, gli
studenti serbi frequentano un sistema scolastico parallelo sotto l'autorità del
Ministero Serbo della Scienza ed Educazione.. La Missione ha sviluppato un
numero di progetti per aiutare anche queste scuole.
Per esempio, aiutando a modernizzare il laboratorio di ingegneria della
Scuola Tecnica di Mitrovica Nord, installando nuovi computers, stampanti,
scanners ed altri equipaggiamenti. Ha fornito autobus scolastici agli studenti
serbi delle scuole nella regione di Peje/Pec, assicurando loro libertà di
movimento.
Il nuovo Governo ha di fronte un gran numero di vecchi problemi. "La Missione
OCSE ha però fiducia che la leadership porrà più attenzione ai bisogni delle
minoranze e alla loro istruzione," dice Shok.
"Questo tema sarà al culmine della nostra agenda nel 2008."
Written by Mevlyde Salihu and Nikola Gaon
Source: OSCE