25. 7. 2005 - I caldi e pigri giorni di estate mandano la gente al mare e le notizie interessanti sono più difficili da scovare. Probabilmente è per questo che i giornali italiani e britannici riempionole loro colonne con storie false e infiammate contro i Rom.
Da circa due mesi, l'italiano Il Giornale, di proprietà di Paolo Berlusconi - fratello del Primo ministro, ha dato un'attenzione sproporzionata alla situazione dei Rom nei dintorni di Roma e Milano.
Il quotidiano ha seguito passo passo la situazione dello sgombero dei Rom da via Capo Rizzuto a Milano, sino al loro rifugio presso la Casa della Carità. Cronache quasi quotidiane sugli accordi e disaccordi politici nelle istituzioni locali attorno a questo caso, sono fornite dal sito web. Similarmente, ha scritto diversi rapporti sulle manifestazioni tenute dagli abitanti di Castel di Guido a Roma, contro il trasferimento di un gruppo di Rom da un campo a una zona residenziale meglio attrezzata.
Il Giornale ha continuato a mettere i Rom in cattiva luce, rinforzando gli stereotipi sui Rom sporchi e pigri. Il giornale riporta queste affermazioni indirizzate dai manifestanti contro il sindaco Veltroni: "Ancora i nomadi! Grazie signor Veltroni: Stai facendo di quest'Area la Discarica di Roma!". In aggiunta, il quotidiano continuqa ad adoperare termini "terrorizzati" per descrivere le famiglie che vivranno accanto ai Rom, o a riferirsi ai Rom col termine di "zingari", che ha lo stesso significato peggiorativo dell'inglese "Gippos".
Un approccio linguistico simile a quello che avevamo riportato all'inizio dell'estate, riferendoci a due giornali inglesi (cfr. http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?id=125 ndr). The Sun e The Daily Express continuano ad adoperare questa tattica, ancora descrivendo in tre recenti articoli gli sforzi dei residenti non-Rom nel voler sgomberare delle famiglie di Nomadi e Viaggianti accampati vicino a Ilchester, Somerset (UK). Gli articoli adoperano espressioni come "gli abitanti terrorizzati" e "invasione dei Rom", definendoli "feccia".
E' spaventoso vedere giornali di ogni tipo promuovere attitudini e sentimenti razzisti. Ma se i giornali britannici sono, per loro stessa definizione, pubblicazioni "popolari", è molto più inquietante che gli stessi sistemio siano adoperati dai più "rispettabili" giornali italiani.
(Dzeno Association)