Da
Roma_Francais
Si attende una nuova ondata di rifugiati
I cantoni svizzeri stanno preparandosi ad un arrivo di immigrati dal Kosovo,
dovuto alla potenzialmente esplosiva situazione che sta sviluppandosi nella
provincia serba. I sondaggi danno l'ultra nazionalista Tomislav Nikolic vincente
domenica prossima al secondo turno delle elezioni presidenziali in Serbia.
Nikolic ha proclamato che il Kosovo è la "culla" della Serbia e che mai sarà
separato dalla patria. Nel frattempo, Hashim Thaci, presidente del Kosovo,
ha indicato che la provincia, la cui popolazione è soprattutto albanese, è prona
a dichiarare l'indipendenza.
I passati conflitti nella regione hanno portato all'esodo di un gran numero
di persone, cosa che è stata messa in risalto dai giornali svizzeri. A seguito
del collasso della ex Jugoslavia (di cui Serbia e Kosovo erano parte) nel 1991,
200.000 rifugiati arrivarono in Svizzera in diversi anni. Ma i cantoni dicono di
non essere pronti ad ospitare questa volta un'altra ondata di richiedenti asilo.
Karin Keller-Sutter, vice-presidente della conferenza della giustizia cantonale
e della direzione di polizia, dice che i centri per rifugiati sono stati chiusi.
Ed all'iniziativa di Christoph Blocher, l'ex ministro della giustizia di
estrema destra, i cantoni hanno smantellato le loro infrastrutture per salvare
le finanze. Al momento, i cantoni fanno conto sui 340.00 originari dai Balcani
che ora vivono in Svizzera per aiutare alcuni dei rifugiati che si aspettano.
Le caserme offriranno l'unica altra soluzione per sistemarli. In un proprio
rapporto, il dipartimento dell'immigrazione federale dice che dal 40 al 70% dei
richiedenti asilo conti sui contrabbandieri per attraversare i confini- Per
questo pagano 75.000 SFr, dice Brigitte Hauser, portavoce del dipartimento. Su
10.000 richieste annue per essere ammessi nel paese, solo 500 sono presentate al
confine.
Tribune de Genève, 28.01.08