(15/10/2007) - Nell'articolo del 5 ottobre di Barbie Nadau, "Nuova
Unione, Vecchi Pregiudizi", il sindaco di Roma Walter Veltroni, neo-eletto
segretario nazionale del Partito Democratico, e il prefetto romano Achille Serra
in testa alla criminalizzazione dei nomadi. Citato anche Roberto Malini del
Gruppo EveryOne, che non usa mezzi termini e parla invece di "genocidio" del
popolo Rom e Sinti, e di un nuovo, pericoloso Porrajmos alle porte. In uno
speciale del 5 ottobre 2007 a firma di Barbie Nadau, anche il settimanale
Newsweek tratta la problematica Rom in Italia : "Nuova Unione, vecchi
pregiudizi ", titola l'articolo, che descrive la persecuzione istituzionale che
l'Italia conduce contro Rom e Sinti, complici i media. "Il Gruppo EveryOne,
Opera Nomadi e poche altre realtà conducono una difficilissima campagna per la
vita e il rispetto dei diritti di queste minoranze , contro il razzismo che
cresce e di fatto uccide senza pietà uomini, donne e bambini innocenti. Il caso
del rogo di Livorno di agosto scorso è emblematico delle violazioni che vengono
attuate dalle istituzioni italiane contro i nomadi " commentano Roerto Malini,
Matteo Pegoraro e Dario Picciau, i leader di EveryOne. Il servizio di Newsweek
conduce i lettori nella tragica realtà dei Rom e dei Sinti nel nostro Paese,
dove vivono nella più totale indigenza, nel degrado, senza aiuti umanitari né
servizi igienici. Una condizione che solo grazie alla loro proverbiale capacità
di adattamento consente loro di non estinguersi, anche se la mortalità cui sono
soggetti è spaventosa. Newsweek spiega come l'indegna condizione in cui sono
tenuti i nomadi, che supera quella che i nazisti riservavano agli ebrei nei
ghetti dell'est europeo, sembra non saziare l'odio di un'Italia che si riscopre
in gran parte intollerante , perché la stampa italiana ha promosso una feroce
campagna razziale volta ad istigare nuova avversità da parte della gente.
"L'invasione dei nomadi" titola il Corriere della Sera . "Aiuto!" invoca Il
Messaggero. "Sono troppi!" fa eco La Repubblica, "Emergenza Rom!". Il
settimanale cita, tra tutti, Walter Veltroni, il sindaco di Roma nonché
neosegretario nazionale del PD, secondo cui i Rom sarebbero colpevoli del 75 per
cento dei piccoli crimini commessi nella capitale . A suo parere la questione è
così grave da richiedere un intervento del Ministero dell'Interno affinché i
nomadi siano classificati come immigrati illegali, soggetti ad espulsione anche
quando cittadini dell'Unione Europea, in quanto "minaccia alla sicurezza
nazionale". Nel frattempo, continua lo speciale, diverse città italiane hanno
adottato provvedimenti per sottrarre ai Rom le classiche, misere fonti di
sostentamento, come l'attività di lavavetri (emblematico l'ultimo caso di
Firenze) . Ma non basta: si sta cercando una via per perseguire penalmente i
reati commessi da minori nomadi, equiparandoli nei tribunali agli adulti. Fatto
salvo che lo stesso trattamento non sarà mai riservato ai ragazzini italiani.
"L'immigrazione consistente di romeni," ha detto ancora Veltroni, "crea problemi
gravi di ordine ubblico, tanto che la città non può più tollerare questa
terribile ondata criminale". Seguendo una via sbagliata – commenta sottilmente
l'autore del pezzo –, sta cercando di imitare l'ex sindaco di New York Rudolph
Giuliani, che intraprese la famosa battaglia contro il crimine nella Grande
Mela. Newsweek riferisce alcuni dei numerosi eventi recenti di intolleranza
contro i Rom, amplificati dai media, ponendo l'accento sul rogo di Livorno, in
cui non solo sono stati uccisi quattro piccoli Rom, ma i loro genitori sono
stati perseguiti dalle autorità per "abbandono di minore" : capri espiatori di
una politica che non ha più colore quando si trova di fronte a eventi relativi
ai nomadi. "Non tutti, però, emarginano i Rom" scrive poi Newsweek. "Roberto
Malini del Gruppo EveryOne , un'organizzazione di difesa dei Diritti Umani che
cerca di mediare fra le istituzioni e i nomadi, descrive il trattamento che
l'Italia riserva loro come una <<pericolosa persecuzione>> e rivela che tale
atteggiamento ha abbassato le speranze di vita dei Rom a soli 47 anni, contro
gli 80 dei cittadini italiani. <<In altre parole,>> afferma, <<un genocidio>> ".
Newsweek riporta infine le dichiarazioni emblematiche del prefetto di Roma
Achille Serra che, trovandosi in un campo nomadi in cui non notò la presenza di
donne, disse a un giornalista del Corriere: " Forse sono sul metrò a rubare
portafogli, mentre gli uomini dormono dopo aver passato la notte a rubare nelle
case. Union Gypsy, Union Romani ed altre importanti associazioni per la
salvaguardia dei diritti dei nomadi" concludono i leader di EveryOne "hanno già
manifestato il loro disappunto riguardo alla politica persecutoria adottata nel
nostro Paese e hanno stigmatizzato le molteplici violazioni commesse dalle
autorità nei confronti dei genitori dei bimbi assassinati nel rogo di Livorno".
Come previsto – e pubblicato – con largo anticipo dagli attivisti del Gruppo
EveryOne, Victor Lacatus e Menji Clopotar, dopo aver subito la durezza del
carcere, la tortura della separazione dalla mogli, la crudeltà del divieto di
piangere sulle tombe dei loro bambini e infinite pressioni (senza che fosse
consentita la perizia di una psicoterapeuta del Comitato Etico, volta ad
evitarle), hanno scelto l'unica via concessa loro per riacquistare la libertà:
patteggiare e riconoscere il "reato" loro ascritto ovvero "abbandono di minori
seguito da morte".
Per il Gruppo EveryOne: Roberto Malini, Matteo Pegoraro, Dario Picciau