Leggendo gli articoli che informano sugli attacchi razzisti in Italia,
onestamente non riesco a vedere l'efficacia di tutti i processi politici ed
attività iniziate dalle istituzioni europee.
Promuovere il dialogo interculturale, affermare l'azione contro il razzismo,
promuovere la società democratica, aumenta la domanda su cosa stia succedendo al
popolo Rom in Europa.
In Italia scoppiano bombe molotov contro la comunità Rom, in Slovacchia dei
Rom sono stati uccisi ed ancora non ci sono reazioni ufficiali. I Rom dal Kosovo
vivono ancora nella paura di essere deportati in un paese che non offre
condizioni di vita basiche e sicure.
Ma ancora i paesi europei non considerano il fatto degli esistenti atti
discriminatori e del razzismo che quotidianamente crescono contro i Rom.
La tematica della segregazione è ancora presente in molti paesi, i bambini
Rom non sono accettati dagli insegnanti, molti i pregiudizi dagli altri
genitori. Viviamo nel XXI secolo, la debolezza della società sono i pregiudizi,
gli stereotipi e il razzismo.
La lotta per i diritti umani diventa lotta per sopravvivere di differenti
minoranze senza stato.
Quindi la domanda è se stiamo perdendo questa lotta o ci siamo trasformati in
marionette che servono a chi compie operazioni di diverso profilo.
Devlesa
Elezovski Asmet
Roma National Congress
Email: asmetelezovski@yahoo.com