Da
Mundo_Gitano
Amparo Valcarce, segretaria di Stato dei Servizi Sociali, Famiglie ed
Invalidità, ha proposto oggi la creazione di una rete transnazionale europea che
gestisca l'applicazione dei fondi strutturali per lottare contro la
discriminazione di cui soffre la comunità gitana.
Durante le giornate Cooperazione transnazionale sulla comunità gitana ed
esclusione sociale" Valcarce ha spiegato che in Europa vivono 12 milioni di
gitani - 650.000 in Spagna -, che costituiscono la "minoranza etnica più
numerosa" dell'Unione Europea.
Gran parte di loro vivono in situazione di povertà, esclusione sociale e
soffre del rifiuto generalizzato della società.
Essendo una comunità "stabilita quasi esclusivamente in Europa", la
segretaria di Stato considera che la UE è il quadro "idoneo" per sviluppare
politiche pubbliche di coesione sociale a beneficio di questa etnia.
Valcarce ha affermato che la rete proposta debba includere entità con
esperienza e competenza nella gestione dei fondi strutturali, specializzate
nell'ambito del fondo sociale europeo ed anche quelle che lavorano con la
comunità gitana.
Nel contempo ha indicato al resto dei paesi partecipanti alle giornate di
fidarsi dell'esperienza spagnola nell'ambito dell'inclusione dei gitani,
specialmente del programma-impiego ACCEDER, gestito dalla Fundación Secretariado
Gitano.
Tra gli obiettivi da stabilirsi, ha proseguito, devono esserci il
miglioramento della qualità di vita, la promozione della loro partecipazione
alla vita pubblica, la miglior convivenza, il rafforzamento del movimento
associativo gitano e la lotta alla discriminazione.
Da parte sua, il presidente della Fundación Secretariado Gitano, Pedro Puente,
ha spiegato che è importante che si tratti la situazione della comunità gitana
nel quadro dei fondi strutturali europei, poiché sarebbero "l'elemento
essenziale per produrre cambi nella comunità gitana".
Puente ha chiesto ai partecipanti alle giornate che la posta in comune di
avanzamento nella coesione sociale gitana tenga un carattere continuativo nel
tempo.
Fuente :
Actualidad Etnica