Da Roma_Daily News
Canadian Press - Updated: Fri. Mar. 23 2007 3:19 PM ET
CALGARY - L'essere nato in Canada non aiuterebbe il figlio di una Rom rumena, attualmente in carcere per furto nello stato di Alberta.
Secondo un portavoce della Canadian Border Services Agency, il bambino, che probabilmente nascerà nel Centro Detenzione di Calgary, sarà deportato assieme a sua madre una volta emessa la sentenza.
"Faremo tutto il possibile," conferma Lisa White. "Il bambino sarà un cittadino canadese, e vogliamo che la famiglia resti unita."
"Ma se riuscissero ad estradare una persona con un bambino che è cittadino canadese, sarebbe meglio se fossero estradati assieme. Il bambino andrà con la madre."
La madre-in-attesa, con altre tre donne e due uomini, è accusata di furto in un negozio di liquori a Calgary gennaio scorso. Un video li riprende mentre alcuni di loro distraevano i commessi, e gli altri si impossessavano della merce.
Ancuta Sardaru, Luliana Boana, Aurora Ciuciu e Viorel Chiciu sono stati condannati a tre mesi di prigione, mentre Illeana Miclescu e Lucian Poenaru Miclescu hanno ottenuto una pena aggiuntiva di un mese. Anche una ragazza di 17 anni è stata accusata e il suo caso è stato discusso venerdì al tribunale minorile. Il suo caso verrà giudicato il 19 aprile.
Anche se la Canadian Border Services Agency intende emettere un decreto d'espulsione, il caso potrebbe essere dilazionato. Il gruppo aveva richiesto lo status di rifugiati a causa della loro origine zingara, ed ogni decreto d'espulsione può essere appellato.
"Una volta emessa la sentenza e se altre città non hanno carichi pendenti contro di loro, possiamo espellerli," spiega Lisa White.
"48 ore dopo che li abbiamo presi in custodia, loro hanno diritto ad appellarsi all'Immigration and Refugee Board, che determinerè il destino di queste persone."
Il gruppo ha altri capi di accusa, incluso qualcuno a Winnipeg. "Non sono sicura del numero esatto di accuse, ma... se Winnipeg lo richiede, dovremo farli giudicare anche lì," dice Const. Pat Chabidon, notando che i crimini di cui sono accusati sono simili a quelli di Calgary. [...]
La "deportazione" di un bambino figlio di rifugiati non è fuori dall'ordinario, dice Stephen Jenuth, avvocati di Calgary già coinvolto in altri casi simili.
"Il bambino nato in Canada ha il diritto di restare in Canada, ma dev'esserci qualcuno che ne sia il garante," dice Jenuth, che è anche presidente dell'Associazione Libertà Civili dell'Alberta.
Un sacco di cose potrebbero entrare in gioco nel determinare una decisione in un senso o nell'altro.
"Il bambino rimarrà cittadino canadese e potrebbe non essere deportato perché non avrebbe alcuno status in Romania," dice Jenuth.
"Cosa succederebbe a questo bambino al suo arrivo? Dipende dalla legge rumena. Può dare la cittadinanza ad un bambino nato in altri stati?"
E' probabile che la Canadian Border Services Agency possa ordinare una deportazione condizionale, che diverrebbe effettiva se la richiesta di rifugio fosse archiviata, dice Jenuth.