Ricevo da Mariagrazia
Dicati
[...] Giovedì 15 febbraio
una donna Rom è stata tradotta, insieme ai due figli di 1 e 3 anni, dal
carcere femminile di Napoli presso la Corte di Appello per l'udienza relativa
all'accusa di evasione dagli arresti domiciliari, per il reato di furto.
Assistevano al processo chiusi in una gabbia di ferro.
Per questo bruttissimo episodio non abbiamo visto o ascoltato una protesta
coerente alla gravità del fatto,
INTERVIENE L'UNICEF con la seguente dichiarazione
Dichiarazione del Presidente dell'UNICEF Italia Antonio Sclavi: «Suscita
sdegno e viva preoccupazione la notizia delle due bambine Rom di 1 e 3 anni,
rinchiuse in una gabbia assieme alla madre durante un'udienza svoltasi giovedì
scorso presso la Corte di Appello del Tribunale di Napoli.
Ritengo ingiustificabili comportamenti così lesivi dei diritti dei bambini,
ancora più gravi perché avvenuti nel nostro paese e auspico che a simili
episodi facciano seguito provvedimenti efficaci da parte delle autorità
competenti.
Non bisogna dimenticare che fenomeni di questo
tipo, oltre ad offendere la dignità dei minori, possono causare loro anche gravi
traumi psicologici.
Mi auguro che tutto ciò induca il paese a una
riflessione che riconosca la necessità di ampliare il sistema di garanzie dei
diritti, istituendo al più presto il Garante nazionale per l'infanzia e i
Garanti regionali (ove ancora non istituiti)con il compito di tutelare i diritti
dei bambini in tutto il territorio, attraverso un continuo ed attento
monitoraggio.
Occorre inoltre che gli operatori competenti in
materia di giustizia e sicurezza ricevano un'adeguata formazione sui diritti dei
bambini, affinché prevalga l'interesse superiore dei minori in tutte le
decisioni e circostanze che li riguardano e a nessun bambino venga mai più
riservato un trattamento tanto discriminante e lesivo della dignità.»