Prima milanese di Zingari in carrozza. Alle spalle di una vecchia liuteria artigianale, sotto un pergolato fantastico cinema all'aperto per stare freschi una sera milanese, in ottima compagnia... ha piovuto tutta la serata
Dedicato a chi c'era, a chi sino all'ultimo ha asciugato le sedie, montato e smontato lo schermo e litigato col proiettore, ha esaurito la carica del telefonino per il passaparola, e a chi non ce la fatta:
Continuiamo con la favola
...perché in fondo tutta la storia è una favola, bella e assurda, e sperando che qualche giorno si avveri, si tira avanti a forza di sogni e di ruspe.
Leggevo proprio ieri sulle pagine cittadine del Corriere:
Loredana ha 12 anni e frequenta le medie. Il pomeriggio suona il violino sul metrò, linea rossa, insieme al fratello e al padre che tutti chiamano Director. Il primo incontro fortunato è stato quello con Claudio Bernieri, che l'ha scelta come protagonista del suo film "Zingari in carrozza". Nel remake di "Miracolo a Milano" Loredana interpreta se stessa. [...]
Nella vita reale Loredana vuole fare la ballerina. Come tutte le ragazze del suo popolo si muove con grazia. E' cresciuta ascoltando i ritmi zingari, un po' mediterranei e un po' orientali. Qualche sera fa il secondo incontro fortunato con Franca Roberta Cannavò,insegnante di danza alla Scala. Nella trasmissione di Canale Italia "Passeggiando per Milano" [...] ha visto ballare Loredana e ha deciso di regalarle un corso di flamenco, che si terrà a settembre. [...]
Alle nostre orecchie, un modo per farsi pubblicità, lo so. Ma accettate un consiglio (se volete, beninteso): capire il mondo dei Rom non è facile, ci sono l'ignoranza, la sporcizia, i furti, il Kossovo, le ruspe, la Lega... ma a volte per capirlo bisogna credere alle favole, come Loredana che ha pregato la Madunina di farla diventare una ballerina e forse ci ha persino creduto.
L'importante è non perdere tempo, perché di solito la fortuna dei Rom non dura: ieri sera, dopo la proiezione, Loredana raccontava che ha già cominciato a studiare con la signora Cannavò. Di flamenco non si parla ancora, per ora si sta applicando sulla sevillana. Passi che i nonni dei nonni dei suoi nonni portarono in Spagna. E suo padre, per adeguarsi, dopo i ritmi balcanici, ha ripreso a studiare musica. Flamenco, stavolta.