di Brian Gomm - da
British
Roma
I consigli comunali hanno presentato un rapporto sulle misure per approntare
4.000 nuovi luoghi di sosta autorizzati, volte alla riduzioni dei luoghi non
autorizzati, e al rafforzamento della collaborazione tra i luoghi di sosta e le
autorità comunali.
- I luoghi prescelti comprendono il pagamento di una tassa comunale per
l'accesso ai servizi usati;
- Per ridurre le frizioni tra le comunità di nomadi e viaggianti e quella
stanziale, i due gruppi godranno di pari diritti e doveri;
- I 4.000 luoghi previsti rappresentano un quarto dei luoghi che sarebbero
necessari;
Sono previsti:
- Spazio vitale per lo sviluppo del sito;
- Una tassa comunale, che limiti potenziali danni ambientali e assicuri i
servizi necessari;
- Detti servizi riguardano il ritiro dei rifiuti, misure igieniche e altri
servizi, pagati dagli occupanti e gestiti da una commissioni mista
comprendente la comunità nomade e e autorità comunali;
- Documenti di residenza per nomadi e viaggianti, di durata annuale;
Parere positivo di Richard Bennet, del Local Government
Association's Gypsies and Travellers Task Group: "Soltanto continuando su
questa strada nel fornire più siti autorizzati e implementando nuove misure, i
consigli possono effettivamente affrontare i problemi dei campi non autorizzati
e dei loro sviluppi.
Le comunità nomadi e quella stanziale devono avere uguali diritti e
responsabilità. Pagano cioè le tasse comunali e i servizi che usano. Anche
questo contribuisce a ridurre le frizioni tra i due gruppi.
Adesso è necessario a gire con urgenza. Ci risulta che il governo centrale
approvi e supporti questa strada, ma che intenda valutarne i costi". Non
risultano contrasti tra autorità locali e centrali e si è aperto un tavolo di
confronto tra la Commission for Racial Equality, le comunità nomadi e
viaggianti e il Dipartimento per le Comunità e il Governo Locale.
Attualmente sono tassati i siti legali, mentre quelli illegali sono in
discussione in vista della loro collocazione futura.