A proposito di: Milano: appello ALLA CITTÀ DEMOCRATICA E ANTIRAZZISTA, ricevo e porto a conoscenza:
Cari/e tutti/e
ieri 16 giugno, contestualmente al presidio per la chiusura del Cpt di Via Corelli, dalle ore 18.30 alle 19.30, si è svolto l'incontro in Prefettura. Presenti, per la Prefettura, il Prefetto Ferrante, il capogabinetto e il vice-capogabinetto e, per i firmatari dell'"Appello alla città...", una delegazione composta da rappresentanti di Arci, Fiom, SinCobas, Naga, Verdi, Rifondazione.
Come già affermato nell'appello e poi ribadito nell'incontro pubblico del 6 giugno scorso, l'incontro era finalizzato a garantire il monitoraggio e l'accesso al Cpt di Via Corelli da parte di organismi indipendenti. Dopo aver ribadito il senso dell'iniziativa dell'appello e del presidio e l'intenzione di continuare la mobilitazione per la chiusura del Cpt, la delegazione ha dunque avanzato le seguenti richieste:
1. possibilità di accesso al Cpt da parte di:
a) associazioni, sindacati ecc. che hanno attività sull'immigrazione
b) consiglieri comunali, provinciali e del CdZ 3 (questo ultimo aveva peraltro votato il 9 giugno scorso un odg che chiedeva l'accesso di una sua delegazione)
c) stampa
c) due collaboratori per ogni consigliere reg. o parlamentare (come peraltro avviene nelle carceri...)
2. fornitura documentazione alle associazioni da parte Prefettura circa: regolamento vigente in V. Corelli, testo convenzione con Croce Rossa e informazione periodica sulle presenze nel Cpt (per nazionalità, provenienza ecc.)
3. possibilità per gli "ospiti"-detenuti di essere visitati da un medico di loro fiducia, cioè indicato da loro (allo stato attuale ciò non è possibile e l'unico interlocutore per l'assistenza medica è il presidio interno della Croce Rossa)
4. apertura da parte Prefettura di un tavolo unico su tutti gli aspetti dell'immigrazione sul territorio (finora esistono soltanto due tavoli separati, uno dove partecipa anche il Forum Terzo Settore e l'altro con Cgil-Cisl-Uil).
Il Prefetto Ferrante, da parte sua, si è dichiarato disponibile a discutere tutti i punti citati, cioè ha tenuto un atteggiamento di apertura e non di chiusura. Da parte sua, la delegazione ha evidenziato la necessità di andare oltre alle disponibilità e di assumere impegni concreti già in quella sede. Quindi, in chiusura dell'incontro è stato concordato quanto segue:
A) entro settimana prossima una delegazione dei firmatari e una della Prefettura si incontreranno di nuovo, onde entrare nel dettaglio e definire le modalità concrete. Questo incontro di terrà all'interno del Cpt di Via Corelli e sarà dunque già una prima occasione di monitoraggio.
B) impegno per un luogo continuo di confronto sulla situazione interna di Via Corelli tra associazioni e Prefettura
C) sin da subito, ogni "ospite"-detenuto ha la possibilità di essere visitato da un medico da lui indicato. Tale visita dovrà avvenire dentro il presidio medico della Croce Rossa di Via Corelli.
In conclusione, pare di poter dare una valutazione positiva dell'incontro. Ovviamente, tutti gli impegni vanno verificati nella pratica.
Sarà necessario, in tempi non biblici, convocare di nuovo un incontro dei firmatari dell'appello, al fine di definire la continuità dell'iniziativa per la chiusura del Cpt, nonché le modalità di lavoro nostro in relazione all'attività di monitoraggio.
Intanto, ricordo l'impegno, già deciso il 6 giugno scorso, di garantire una presenza al processo (23 giugno) contro i detenuti di Via Corelli, arrestati in seguito alla protesta di fine maggio.
un abbraccio
Luciano Muhlbauer