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Ungheria
Di Fabrizio (del 01/03/2009 @ 09:11:46, in Europa, visitato 2150 volte)

Da Hungarian_Roma (a proposito di ronde e controronde, latitanza dello stato e crisi economica)

By Thomas Escritt in Miskolc, Hungary - 20 febbraio 2009

Quando cala la notte a Hetes, un insediamento zingaro ai margini della città settentrionale di Ózd, gli uomini scendono per le strade a montare di guardia, armandosi con ogni tipo di arma improvvisata, dai bastoni ai coltelli da cucina.

"Stiamo alzati tutta notte", dice Henrik Radics, con le mani appoggiate su una falce. "Se arriva un'auto, la fermiamo e chiediamo cosa stanno facendo. Se sono pacifici li lasciamo andare".

Radics ed i suoi compagni hanno affrontato in proprio la questione dopo una serie di avvenimenti culminati con una casa data alle fiamme e dai piani dalla Magyar Garda, un gruppo in uniforme di destra che dice di proteggere l'etnia ungherese dal "crimine zingaro", di tenere raduni di reclutamento nella città.

Ózd è una tipica cittadina nella contea di Borsod: una volta orgoglioso centro industriale con un gigantesco impianto per l'acciaio, decaduto con la caduta del comunismo nel 1989, senza nessun datore a dare lavoro al posto della defunta industria pesante dell'era socialista.

Ma la decrescita economica nell'Europa centrale ed orientale ha aggiunto nuova urgenza ad un problema di marginalizzazione che risale a decenni indietro. Ricerche mostrano che gli ungheresi, come molti dei loro vicini nella regione, nutrono forti sentimenti di pregiudizio contro gli zingari. Questo significa che i Rom sono i primi a essere colpiti, e nel modo più duro, dalla disoccupazione, che è al 14% nella contea di Borsod, con la sua alta percentuale di popolazione zingara, due volte la media nazionale. Con le previsioni del governo che prevedono che l'economia quest'anno si contrarrà di un ulteriore 2,7%, la disoccupazione è in rapida crescita.

"La questione ha raggiunto il punto critico", dice Peter Hack, criminologo. "Con la decrescita economica, è iniziata la tradizionale caccia al capro espiatorio. Dato che non ci sono immigrati in Ungheria, i Rom sono il bersaglio".

Zsolt Farkas, zingaro di Miskolc, la terza città ungherese e capitale di contea, parla a nome di molti quando dice che sta diventando impossibile trovare lavoro.

"Lavoravo su una linea di assemblaggio a Bosch, e poi ho installato persiane nelle case, ma adesso è impossibile trovare un lavoro. Quando... vedono che sono zingaro, non sono più interessati".

Il mese scorso il Movimento per un'Ungheria Migliore, un partito di estrema destra, ha ottenuto l'8% in un'elezione distrettuale a Budapest dopo una campagna elettorale condotta sugli slogan contro il "crimine zingaro". Settimana scorsa Albert Pasztor, capo della polizia di Miskolc, ha attratto in ugual misura obbrobrio ed elogi quando ha detto in una conferenza stampa che "tutte le aggressioni a scopo di rapina" nel territorio di Miskolc nei due mesi scorsi erano state commesse da zingari, aggiungendo: "Le culture ungherese e zingara non possono vivere assieme". E' stato sospeso su ordine del ministero di giustizia e reintegrato meno di 24 ore dopo, a seguito di un coro di proteste di alti funzionari di polizia, governi cittadini locali ed un rally di 1.000 skinhead.

Questa settimana il panico zingaro ha raggiunto l'isteria tre giocatori professionisti di pallamano di Croazia, Romania e Serbia sono stati pugnalati in un nightclub, si suppone da una banda di circa 30 zingari, nella città occidentale di Veszprem. Il rumeno, Marian Cozma, giovane promessa sportiva, è morto per le ferite.

Durante il funerale, Ferenc Gyurcsany, socialista e primo ministro, ha promesso di "agire decisamente" contro la violenza, e il partito di destra all'opposizione ha detto che il governo dovrebbe concentrarsi nel prendere i criminali. "Il numero di crimini gravi commessi da gente di origine zingara sta crescendo in modo allarmante", viene detto.

Janos Ladanyi, un sociologo, dice che gli zingari, deprivati prima dai programmi di insediamento negli anni '70 del loro tradizionale stile di vita itinerante, e poi dalla deindustrializzazione negli anni '90 dai lavori con bassa professionalità da cui dipendevano, si sono rivolti al crimine, sia in scala ridotta che organizzato.

"Abbiamo ora una popolazione che ha vissuto fuori dalla società per 20 anni. Sempre più spesso, qualcuno richiede una rapida, semplicistica soluzione, che porta ad uno scoppio di panico anti-zingaro, ma questa volta la crisi economica rende tutto più serio", dice.

IL gruppo escluso, che conta il 6% della popolazione ungherese, è anche quello con la crescita più rapida.

"Se non possiamo integrarli nella forza lavoro, allora è in questione la stabilità a lungo-termine del sistema fiscale", ha detto Gordon Bajnai, ministro dell'economia. Un pacchetto di 2 miliardi di € sta per essere immesso nell'industria delle costruzioni come parte della risposta, dice, per creare il tipo di lavori a bassa professionalità di cui questa popolazione ha bisogno.

The Financial Times Limited 2009